Inutile nasconderlo, da un po’ di giorni mi tiro al lucido come non mai. Non più la veloce passata di rossetto, l’aggiustatina alla gonna, il girotondo davanti allo specchio per accertarmi che nulla penda… Tempo fa mi illudevo di essere diventata una strafiga dopo essermi accorta di suscitare l’ammirazione di quelli che passavano. Gonfia di orgoglio, camminata scodinzolante, leggero sorriso di vittoria, procedevo altezzosa per la strada e poi la verità che spezza tutto quello che hai dentro. Un lembo del vestito si era incastrato nella cintura e in bella vista era la natica scoperta…
Stavolta la bellezza non ha richiami ingannatori e allora la percezione di poter essere ancora in gara per un posto nel cuore di qualcuno azzera tutti i sani propositi e l’istinto femminile zampilla come l’acqua dal terreno. Gli istinti prima di cercare di ridurli e addomesticarli è importante capirli bene, altrimenti portano disarmonia a tutto ciò che abbiamo costruito. Dimentico perfino di fare colazione, non voglio appuntamenti di lavoro, mi siedo su una panchina di un parco come una donna sola, e in quella solitudine penso che vorrei che Luca soffrisse per non avermi con sé mentre non vorrei che la mia solitudine diventasse una cella intollerabile.
Allora mi alzo e penso che la vita è talvolta di una serietà ridicola, meglio trasformarla in un’opera magica et voilà… ‘sta vita bisogna amarla e giocarsela bene.
(continua…)