Tutto questo aveva avuto il suo costo. La sicurezza acquisita, l’essere diventata una donna forte, essere diventata donna, correggere i difetti, superare la tentazione di fare scelte dettate solo dalla delusione e dal dolore. Non si esce dal dolore se non vivendolo intensamente. Il dolore serve non tanto per cambiare, ma per resistere dal lasciarsi andare a pensieri negativi che ci spezzano le energie. Non ho pensato che fosse stato un mascalzone che non aveva apprezzato di me chissà quali specialità. Ho analizzato il sentimento dell’amore costatandone la fatica e il peso da portare tutta la vita. Mi diceva di aver capito chi era veramente, che era ancora alla ricerca di se stesso e quanto era stato forte allora a dimenticare la nostra storia. Tanto era fragile adesso. Ero io la più forte e improvvisamente mi sono rivista allora con le mani giunte a pregare tutti i santi che me lo restituissero. Ma era tutto passato, tutto vissuto e anche il dolore mi appariva vita: la mia vita.

(continua…)