Ce ne rendiamo conto. Ci sono ben altre priorità. Basta pensare ai rifiuti abbandonati, agli incidenti, agli ingorghi, agli incendi, ai furti. E poi agli organici attuali delle forze dell’ordine. Però che senso ha fare le ciclabili se poi non si è in grado di farle funzionare e di ridurre la “passeggiata” a una via crucis dove ogni pochi metri bisogna litigare con le persone?
La situazione del Villaggio è quella che è, almeno si migliorasse un po’ la segnaletica a certificare che quel percorso è riservato ai ciclisti, tanto per dar loro almeno un po’ di forza nel farsi largo, a proprio rischio e pericolo, tra i pedoni, i passeggini, le comitive in batteria.
Ma se poi fuori dal Villaggio sulla ciclabile centrale si permette a scooter e motorini di parcheggiare sul marciapiede costringendo i pedoni a passare sulla pista delle biciclette, allora tana libera tutti. Di che regole vogliamo parlare?
È quella che è successo ieri e giustamente Sasha ci scrive: “Che dovevo fare per passare se il marciapiede è occupato dagli scooter, volare?”.