Dalla Guardia Costiera riceviamo e pubblichiamo:
“L’ultimo fine settimana di luglio, con le sue ormai abituali torride temperature e l’afa che, ad eccezione di una breve pausa tra venerdì e sabato, è tornata a farsi sentire su tutto il litorale laziale, è stato purtroppo caratterizzato da due incidenti mortali registrati nella zona di Santa Severa (Santa Marinella) e nel Comune di Fiumicino in località Fregene.
Le condizioni del mare dello scorso weekend, peraltro, vedevano la bandiera rossa issata in tutti gli arenili ricadenti nella giurisdizione della Direzione Marittima del Lazio, ed il personale della Guardia Costiera – così come tutto il dispositivo di sicurezza incentrato anche sugli assistenti bagnanti e sulle associazioni che prestano la propria opera per garantire una serena balneazione – è stato severamente impegnato nella sorveglianza degli specchi acquei costieri, battuti da un forte vento e un moto ondoso significativo e assolutamente da non sottovalutare.
Sembra infatti necessario sottolineare ancora una volta che anche un esperto nuotatore può trovarsi in situazioni di grossa difficoltà, e il più piccolo malore può rivelarsi fatale quando si è in acqua e con condizioni di mare agitato. Oltre ai due decessi di cui sopra, numerosi sono stati infatti gli interventi effettuati per riportare a riva bagnanti in difficoltà. Nella giornata di sabato, in località Torvajanica, solo il pronto intervento di 3 bagnini ha consentito di trarre in salvo un ragazzo indiano in difficoltà, trasferito poi precauzionalmente al nosocomio di Pomezia ma dimesso poco dopo.
È bene quindi ricordare che la bandiera rossa sconsiglia la balneazione e va assolutamente osservata, e comunque va evitato in ogni modo di allontanarsi da riva se proprio non si riesce a fare a meno di tuffarsi in acqua. Una giornata in mare può essere trascorsa serenamente anche senza dover sfidare a tutti i costi i saggi consigli degli assistenti bagnanti.
In ogni situazione di pericolo e per richiedere assistenza, ricordiamo infine il numero blu per l’emergenza in mare, il 1530, chiamata gratuita che mette in contatto con la sala operativa della Capitaneria di porto più vicina”.