Ci sono decine di pini secchi (secondo giardinieri esperti colpiti da Armillaria, un fungo diffuso nelle pinete in sofferenza), che potrebbero venire giù da un momento all’altro mettendo in serio pericolo le persone che portano i lori animali a spasso nella pineta. Non è certo una novità, quell’area è da anni in una situazione di degrado, il risanamento delle piante non è mai avvenuto, nonostante una prima ordinanza dell’ex sindaco Mario Canapini che ne aveva interdetto l’accesso al pubblico proprio per il rischio di caduta delle piante. Ma ora, con l’inizio della primavera, servono interventi urgenti, una potatura delle piante ancora sane, l’eliminazione di quelle secche con ripiantumazioni, lo sfalcio dell’erba a terra. Da ammirare comunque il lavoro dei volontari che tengono pulita l’area, a terra non c’è una carta, si vede la mano di qualcuno che si occupa della manutenzione.
Situazione in fotocopia per l’altra area della pineta, quelle non recintata che si trova tra via Portovenere e viale della Pineta. Il numero dei tronchi a terra dovrebbe far riflettere sullo stato di pericolo, ricordiamo che quei tronchi sono l’ambiente ideale per la riproduzione di parassiti (il blastofago) che poi attaccano quelle poche piante sane che ci sono.
Uno scenario problematico ma che ora, con l’arrivo delle feste di Pasqua, del 25 aprile e del 1° maggio e delle consuete “scampagnate”, diventa allarmante. Quell’area è aperta a tutti, chi si prenderà la responsabilità di far affluire centinaia di persone sotto quei pini pericolanti?