Caldaie e scaldabagni sono impianti di riscaldamento utilissimi che aiutano ad avere la comodità di acqua calda sempre disponibile. Elettrodomestici che necessitano di una grande attenzione per poche manutenzioni che però sono mirate a: ridurre i consumi e avere ottime temperature di acqua calda.

Ovviamente sono dispositivi diversi che possono avere alimentazioni ecosostenibili oppure chimiche (come il gas), con sistemi diversificati. Non è tanto impegnativo “curare” questi elettrodomestici, ma tuttavia, di tanto in tanto, è bene far fare dei controlli.

Un solo tecnico si può occupare sia dell’Assistenza caldaie e scaldabagni che delle revisioni che diventano obbligatorie. Nei modelli che sono a gas, cioè con caldaia a gas e scaldabagni con lo stesso sistema, si deve rispettare le normative di revisione ogni 2 anni.

Effettuando una combustione è necessario che si faccia l’analisi dei fumi e si controlli esattamente la qualità del fumo oltre alla loro produzione di anidride carbonica. La pulizia dell’aria è importante per l’intera Comunità. Questi dispositivi che fanno una combustione debbono essere in linea con le richieste ambientali che sono o comunali oppure provinciali.

CALDAIE: COME SI FA ASSISTENZA?

La caldaia più “classica” ha un sistema di combustione. La fiamma può bruciare: legno, biomassa, pellet oppure gas. Oggi sono stati creati addirittura dei modelli che usano l’energia fotovoltaica o termica.

In generale vediamo che la sua assistenza è mirata a valutare quali sono i danni da alte temperature e da erosione della fiamma. Una fiamma posizionata sempre in un unico punto, dove c’è continuamente la combustione, rischia di creare delle “bruciature” che erodono i metalli in cui essa risiede. Per questo è importante fare sia pulizia che controlli dei componenti.

La fuliggine che risiede nella camera di bruciatura, nello scambiatore primario e nella valvola di aspirazione è quella più vicina alla fiamma stessa. Praticamente essa tende a surriscaldarsi nuovamente e tale calore compromette le superfici che inevitabilmente tendono ad assottigliarsi o a consumarsi.

Una buona pulizia periodica elimina le fuliggini e le polveri che diventano roventi. C’è da dire che però tale assistenza si deve fare in base al tipo di combustibile che la caldaia brucia. Per i modelli a gas si richiede una volta ogni 2 anni. Mentre per i modelli a legna, pellet o biomassa, vale a dire con “combustibili solidi”, è necessario farla ogni anno.

Calcare problema nello scaldabagno

Negli scaldabagni, sia a gas che elettrici, c’è un problema comune che li danneggia sia per i consumi che per la resa termica, vale a dire il: calcare. Questo è un elemento naturale presente nell’acqua che però tende a indurirsi quando l’acqua è continuamente sottoposta al riscaldamento.

Per esempio usando un bollitore per il tè o per avere acqua calda per cucinare, potete notare che alla sua base si inizia a creare, già dopo qualche mese, una patina biancastra dura che sembra polvere di calce. Quello non è altro che il calcare solidificato.

Negli scaldabagni il calcare compromette la resistenza e i trasformatori di calore che vengono totalmente rivestiti da questo elemento e diminuiscono la diffusione del calore nelle acque. Purtroppo tendono perfino a surriscaldarsi e quindi a rompersi del tutto.

La pulizia dal calcare avviene con lavaggio chimico oppure con prodotti specifici, ma solo dopo che c’è stato lo smontaggio dei componenti in questione.