Diamo voce a quella che spero sarà la dirigente scolastica di mia figlia dal prossimo anno e per i prossimi cinque. I ragazzi che andranno alle superiori hanno già subito una negazione in questo periodo di pandemia.
Non hanno potuto vivere un triennio normale e continuativo, con la serenità che sarebbe dovuta, alle scuole medie e rischiano di vedersi negare anche l’accesso nella scuola scelta per quello che sarà l’indirizzo di studi che li dovrebbe accompagnare verso il mondo del lavoro.
Nella lettera della dirigente ci sono dei dati e delle richieste. Sono richieste che vengono fatte ormai ordinariamente tutti gli anni, almeno da tre anni, quando invece l’unica cosa ordinaria dovrebbe essere il diritto allo studio e strutture atte ad esso.
Chiediamo la massima serietà e un impegno definitivo dagli organi preposti perché non ci debba essere una corsa ad ottenere un banco a scuola col rischio di non trovare posto. La scuola deve essere una certezza non un “varie ed eventuali”.
Una mamma come tante altre che spera di poter garantire un posto a scuola per sua figlia. Nella scuola che ha scelto. Nell’Istituto Leonardo da Vinci di Maccarese e Fiumicino.
Laura Incelli