“Con grande dolore vi comunichiamo che il reparto dell’Aurelia Hospital MATERNITÀ non esisterà più. Non troviamo le parole, solo lacrime, non ci sembra possibile! Dobbiamo “ringraziare” chi ha voluto questo e tutti i nostri politici che invece di tutelarci e garantirci una Sanità che funziona ci tolgono tutto… ma proprio tutto. Sono state licenziate tutte le ostetriche e tutte le infermiere pediatriche, una vergogna, uno schifo, non ci ha tutelato nessuno, neanche il posto di lavoro siamo riuscite a conservare, noi che quel lavoro lo abbiamo sempre svolto con serietà, passione e dedizione. Ora non sappiamo che fine faremo, anche perché le prospettive di lavoro sono molto più che scarse, ma lotteremo e non riusciranno a toglierci anche l’amore per la nostra professione. Loro non possono capire, non possono capire ciò che lega un’ostetrica a una donna. Eravamo un bel gruppo, ce lo hanno distrutto con due righe e una firma. ITALIA VERGOGNA… condividete e fate girare perché tutti devono sapere! Stasera siamo troppo arrabbiate.”
Questo è il messaggio su Facebook postato qualche settimana fa con il quale il personale sanitario del reparto Maternità dell’Aurelia Hospital ha diffuso la notizia dell’imminente chiusura del reparto stesso. Una nota comprensibilmente arrabbiata da parte dello staff seguita da tanti commenti di sdegno sia sui social che sulla stampa, soprattutto da parte di donne che hanno fatto affidamento in passato sulla struttura per far nascere i loro bambini.
Il reparto dell’ospedale romano ha rappresentato per tanti anni un punto di riferimento per un bacino d’utenza vastissimo che va da Roma fino ai comuni litoranei, comprese le località del nostro comune come Fregene, Maccarese, Aranova, Torrimpietra e Palidoro, ma anche nei comuni di Cerveteri e di Ladispoli. Un territorio molto esteso che verrà a mancare di una struttura indispensabile e che ha sempre rappresentato un’eccellenza del territorio. Si tratta dell’ennesimo colpo di sciabola alle risorse della sanità regionale che, oltre alla carenza assistenziale, causerà anche la perdita di decine di posti di lavoro. Tra le varie iniziative di protesta anche la petizione online con la quale si chiede al presidente della Regione Lazio Zingaretti di revocare la decisione di sopprimere il reparto dell’Aurelia Hospital.