Lo ha voluto ribadire chiaramente ieri durante la firma apposta al “Manifesto per Fregene”. Mario Baccini, candidato sindaco del centrodestra era al Sogno del Mare invitato dal Comitato Spontaneo per Fregene. Che ha preparato un documento che ha ricevuto qualche centinaio di firme di residenti e villeggianti.

Fregene ha bisogno di cure – è scritto nel manifesto, distinto da quello presentato dall’associazione Autonomia da Fiumicino – strade, marciapiedi, un servizio giardini particolarmente accurato, undecoro all’altezza di un centro balneare, una viabilità che permetta ai residenti di spostarsi in modo adeguato, un supporto ai bagnanti e ai villeggianti che non leda la vita dei residenti e sia utile allo sviluppo economico dell’area. C’è bisogno di prendersi veramente cura dei suoi beni capitali, il mare, la spiaggia, sempre più ridotta a causa dell’erosione, la pineta, in condizioni disastrose e ancora priva di ordinaria manutenzione. Occorre una maggiore sicurezza, un serio presidio delle forze dell’ordine, specie in alcuni momenti, come durante le ore serali e notturne e nei picchi di presenza estiva, per scongiurare episodi di violenza e piccola e media criminalità, accaduti nel recente passato, sia furti ripetuti alle abitazioni. E le telecamere, installate da anni, non sono ancora entrate in funzione…”.

Alla fine c’è stata la firma da parte di Baccini che in quel momento ha voluto chiarire la sua posizione nei confronti del progetto di espansione dell’aeroporto: “No alla quarta pista – ha detto – lo voglio dire forte e chiaro. Non mi faccio dettare l’agenda da associazioni legate chiaramente al Pd e nemmeno strumentalizzare le mie dichiarazioni. Lo ripeto, sono favorevole allo sviluppo dell’Aeroporto, da condividere con il territorio, ma all’interno dell’attuale sedime e senza alcun sconfinamento nell’area della Riserva Statale del Litorale romano”.  

“Per quanto riguarda Fregene, accolgo in pieno l’appello del Comitato Spontaneo, se diventerò sindaco una delle prime cosa che farò è mettermi seduto con associazioni e cittadini, vedere quanto il centro balneare versa ogni anno tra imposte e oneri concessori nelle casse comunali. E insieme fare un piano per far tornare in buona parte queste risorse per investimenti annuali”.

“C’è la necessità di riqualificare il lungomare – ha sottolineato il presidente del Comitato Domenico Spina nel presentare il Manifesto – predisporre un progetto di qualità e arredo urbano con attività ricreative per bambini, sportive, anche piccoli chioschi commerciali, con la richiesta, in cambio, di una manutenzione accurata degli spazi verdi, della ciclabile e del bordo strada. Un lungomare finalmente degno di questo nome. È indispensabile affrontare il problema dell’abbandono dei rifiuti per le strade, bisogna controllare le posizioni Tari e intervenire puntualmente. Sono troppe le abitazioni prive di mastelli per la raccolta differenziata, non è più tollerabile assistere passivamente a una deriva di inciviltà simile. Alo stesso tempo occorre mettere cestini per le vie, raccoglitori per le deiezioni canine, isole ecologiche per la differenziata. Non è ammissibile che i turisti sul lungomare non trovino contenitori per gettare i rifiuti. Bisogna programmare attività culturali, spettacoli estivi per residenti e villeggianti che consentano di attrarre anche pubblico da Roma

C’è bisogno di cura per le spiagge libere, in particolare per quelle bellissime alla foce del fiume Arrone e al confine con Focene, ancora con pietre e ferri taglienti sotto la sabbia. Buche, tombini, strade ancora al buio, occorre completare le opere di urbanizzazione mancanti e fare una seria manutenzione dell’esistente, aree verdi comprese, troppo spesso abbandonate.

Fregene con il suo mare, gli stabilimenti alla moda che l’hanno resa celebre, il verde, il premio dedicato a Federico Fellini, che qui riposava nelle pause tra un’opera e l’altra, Fregene teatro di posa e scena naturale per tantissimi film, oggi è abbandonata. Fregene è una lingua di terra vocata al bello, grazie alla naturale bellezza di mare e terra e all’accoglienza di artisti, viaggiatori, bagnanti e amanti di un territorio ancora rappresentativo di quella romanità che con la sua intellighenzia ha saputo rappresentare al mondo il miglior volto del Paese concentrando artisti di fama mondiale in pochi chilometri a due passi dalla Città eterna. La sua posizione e le sue peculiarità ambientali la rendono una attrazione per tutto il litorale.

Ogni firma sotto questo manifesto, famosa e non, porta la voce della protesta dei cittadini che voglio che Fregene torni al suo splendore e diventi nuovamente la perla Tirreno”.