Tragedia sfiorata ieri mattina a Fregene. Due sorelle albanesi di 10 e 12 anni si sono tuffate in acqua sulla spiaggia libera tra il Kiosco e il Singita.
Erano le 8.45, il mare era in condizioni proibitive con la bandiera rossa esposta e il servizio di salvataggio non ancora attivo visto che inizia alle 9.00. La forte corrente ha trascinato subito le due piccole dove non toccavano, la fatica e la paura hanno in poco tempo fatto precipitare la situazione. In preda al panico hanno iniziato ad annaspare. Per fortuna in mare c’era già Vittorio Lanzi, bagnino del Singita, arrivato in anticipo sul posto di lavoro, che aveva visto le due bambine e si è precipitato in loro soccorso. La scena faceva presagire il peggio, la più piccola, di soli 10 anni, era riversa faccia in giù tra le onde e aveva perso i sensi. L’altra riusciva a malapena a tenere la testa fuori dall’acqua. Vittorio ha soccorso la più piccola trascinandola a riva e rianimandola, pochi secondi e sarebbe morta. La bambina ha reagito ai tentativi di rianimazione vomitando litri di acqua. La sorella è riuscita a raggiungere una secca ed è stata tirata fuori dall’acqua da un altro soccorritore richiamato da Vittorio. In pochi minuti due ambulanze sono giunte sul posto per prestare i primi soccorsi, presenti i Carabinieri e
Da sottolineare, come evidenziato da tutti i presenti in spiaggia, il comportamento di tutto il personale della Capitaneria di Porto di Fregene, che nel giorno di ferragosto si era dedicato a preallertare tutti gli assistenti ai bagnanti sulle cattive condizioni del mare sensibilizzandoli ad elevare al massimo il grado di attenzione, anche oltre gli orari di servizio previsti, proprio in vista della massima affluenza di bagnanti. Quello dei Carabinieri di Fregene, pronti in qualsiasi momento, dello staff medico del 118 e ovviamente “Vittorino” Lanzi, 44 anni, che ha salvato la vita ad una bambina di soli 10 anni, senza paura, con il mare in burrasca, al di fuori del suo orario di lavoro e al di fuori della sua zona di sorveglianza, dimostrando uno spiccato senso del dovere, cosa rara di questi tempi.