La decisione è presa, balneazione fino al 30 settembre, indipendentemente da quanto stabilito dalle singole ordinanze comunali. Punto di svolta per la sicurezza delle spiagge nazionali, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha inviato a tutti i suoi uffici e dipartimenti una nota in cui chiarisce come la competenza di stabilire la durata della stagione e le regole del soccorso spettino all’Autorità Marittima.
Tutto è partito da un quesito rivolto al Comando Generale dall’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB) sulla “elioterapia”, la possibilità che viene data agli stabilimenti balneari di tenere aperte le spiagge senza servizio di salvataggio al termine della durata della balneazione. Forte di una sentenza del Tar del Veneto, la n. 00259/2022, la nota di “Maricogecap” chiarisce come. “i compiti di programmazione, regolamentazione e coordinamento del soccorso e del salvataggio in mare, finalizzati a garantire la realizzazione di un efficace pattugliamento delle coste e la tempestività degli interventi di soccorso in mare, spettano alla Capitaneria di Porto e non al Comune, e che le prescrizioni riguardanti gli aspetti relativi alla sicurezza nell’utilizzo delle spiagge e del mare, ivi incluse l’individuazione degli ambiti riservati alla balneazione e le modalità di segnalazione dei relativi limiti, sono di competenza dell’Autorità marittima”.
Pertanto, come stabilito dalla Guardia Costiera, “la stagione balneare, indipendentemente dai singoli provvedimenti comunali, è compresa nel periodo minimo dal 1° maggio al 30 settembre e il servizio di salvataggio deve essere necessariamente garantito dall’operatore economico per tutta la durata del periodo”.
L’informativa sul litorale romano è stata inviata dal Comandante della Capitaneria di Porto Silvestro Girgenti agli uffici di Anzio, Torvajanica, Fregene e Ostia, oltre che ai Comuni di Roma, Fiumicino, Pomezia e Ardea.
Gli stessi comuni “dovranno adeguare, con ogni consentita urgenza, i rispettivi provvedimenti, qualora non in linea con le vigenti disposizioni in modo da non ingenerare dubbi interpretativi su materie, quali l’organizzazione del servizio di salvataggio e l’attività di pesca”. Se per Ostia non cambia nulla, visto che l’ordinanza del comune stabiliva il termine al 30 settembre, per Fiumicino sì, considerato che la conclusione era stata fissata per domenica 22 settembre.
L’Amministrazione comunale sta preparando il prolungamento, con ogni probabilità in pubblicazione per l’inizio della settimana prossima. Intanto il problema se lo ritroveranno i 102 stabilimenti balneari, almeno quelli che hanno fatto i contratti con gli assistenti bagnanti fino al 22 settembre. Nel dispaccio la Guardia Costiera chiarisce infatti che l’obbligatorietà del servizio di salvataggio si estende, nel periodo ricadente nella stagione balneare, pure in ipotesi di prolungamento, “anche qualora il concessionario intendesse rimanere aperto per soli fini elioterapici”.
Questo perché l’assistenza e quindi la sicurezza sono considerate prevalenti su “eventuali previsioni da parte degli enti locali di concedere la facoltà ai concessionari di aprire per mere finalità elioterapiche, trattandosi di aspetti che non possono far recedere le esigenze di tutela del bene primario della vita umana in mare nell’intero arco della stagione balneare”.
Senza assistente bagnanti, almeno fino al 30 settembre, che il Comune faccia o meno il prolungamento, lo stabilimento balneare dovrà rimanere chiuso, almeno con i servizi in spiaggia. Niente ombrelloni e lettini senza bagnini in riva.