Il Piano per la rimozione della barriere architettoniche apre nuovi scenari, non è più possibile vedere parcheggi sugli spazi per i pedoni, anche se le vie sono disastrate
di Fabio Leonardi
L’adozione da parte del Comune di Fiumicino del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba), apre nuovi scenari per la viabilità locale. Nello strumento di pianificazione, voluto dallo Stato, per progettare interventi necessari a rendere accessibili tutti gli ambienti d’interesse pubblico, non possono essere ignorate le situazioni assurde di alcune strade. Non viottoli secondari, ma viali principali di Fregene dove le barriere sono la regola.
Prendiamo viale Castellammare, nel tratto riqualificato le auto parcheggiano tutte sul lato verso mare, su quello opposto c’è il divieto di sosta. È vero che sono stati sistemati i marciapiedi e le caditoie ma la regola è chiara. Dopo l’incrocio con via Cattolica inizia piano piano il caos, più si va verso sud, più la situazione precipita, da via Marotta in poi la situazione è fuori controllo. Le auto vengono lasciate tutte sui marciapiedi, da un lato e dall’altro. Infischiandosene delle fermate del Tpl e del Cotral. Il risultato è che i pedoni devono camminare in mezzo alla strada, come i passeggini con i bambini o i disabili sulle sedie a rotelle.
Stessa cosa accade su viale Viareggio, mentre su altri viali importanti come via Portovenere i marciapiedi sono pieni di piante, quindi è impossibile passarvi per pedoni o disabili. È vero che si attende, da ormai troppo tempo, la riqualificazione di molte di queste strade ma intanto si potrebbe tentare di dare una sistemata evitando una situazione veramente da terzo o quarto mondo.
“Bisognerebbe continuare da via Cattolica con il divieto di sosta sul lato verso terra mettendo i cartelli e consentire invece la sosta su quello verso mare, come avviene sul primo tratto della strada – interviene Paola Meloni, presidente della Commissione Lavori pubblici – Sottoporremo la proposta agli uffici e ai coordinatori del Peba. Il viale ha la stessa larghezza anche a sud. Anzi, forse lì i marciapiedi incompleti sono ancora più stretti, quindi la carreggiata è in grado di accogliere i parcheggi. In questo modo, come dovrebbe essere normale, le auto liberebbero i marciapiedi dove tornerebbero a transitare i pedoni. Anche se con qualche difficoltà, vista la mancanza in alcuni tratti e la presenza di piante, certamente con maggiore sicurezza rispetto a camminare in mezzo alla strada. E la stessa cosa andrebbe fatta su viale Viareggio. All’inizio non sarà facile convincere i residenti a cambiare abitudini, ma come si sa la battaglia per la crescita civile di una società, anche se tutta in salita, va per forza percorsa”.
“Questa proposta è in linea con le nostre intenzioni – dice Angelo Caroccia, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Fiumicino – i nostri uffici, insieme al presidente della Commissione Paola Meloni, elaboreranno una proposta che cercheremo di realizzare nel minor tempo possibile. La rimozione delle barriere architettoniche sul territorio comunale, ora può essere intrapresa”.