Ieri la parlamentare europea Camilla Laureti della commissione agricoltura, ha fatto visita ad alcune aziende operanti nel territorio del Biodistretto Etrusco Romano. Il presidente del Biodistretto Mattiuzzo Massimiliano e il vicepresidente Claudio Caramadre, nel ringraziarla di aver scelto di visitare il Biodistretto Etrusco Romano, hanno illustrato il percorso e le attività dello stesso e fatto presente che comprende il territorio dei Comuni di Fiumicino e Cerveteri e tutta la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, inclusi i circa 9mila ettari ricadenti nel Comune di Roma.
Alla parlamentare è stata esposta la realtà territoriale con le sue ricchezze naturali, ambientali e storico-archeologiche e delle eccellenze prodotte dalle aziende sia convenzionali che biologiche. Inoltre è stato fatto presente che la Regione Lazio, con Delibera di Giunta, ha riconosciuto il Biodistretto nell’ottobre del 2019 e che la legge regionale prevede che attraverso il riconoscimento, dove perseguire alcuni importanti e significativi obiettivi che possono essere così sintetizzati:
– valorizzare la conservazione delle risorse naturali e locali impiegando le stesse nei processi produttivi agricoli, al fine di salvaguardare l’ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio;
– valorizzare e sostenere la produzione, il confezionamento, la commercializzazione, la distribuzione e la promozione dei prodotti biologici;
– favorire i rapporti commerciali tra i soggetti della filiera;
– promuovere e sostenere l’agricoltura sociale finalizzata ad impiegare risorse umane nelle aziende agricole per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di educazione e di ricreazione;
– promuovere la sovranità alimentare, la coesione e la partecipazione dei soggetti economici e sociali presenti in un ambito territoriale delimitato ed omogeneo;
– promuovere e sostenere le azioni finalizzate alla valorizzazione e conservazione della biodiversità, agricola e naturale, del paesaggio e del patrimonio storico culturale;
– applicare i concetti di eco-sostenibilità economica, ambientale ed energetica alla filiera, in un’ottica di uso razionale delle energie e delle fonti energetiche rinnovabili;
– promuovere l’apicoltura come attività rilevante per il mantenimento della biodiversità.
In mattinata il presidente Mario Palone della “Cooperativa della Carne di Testa di Lepre” ha accompagnato la parlamentare a visitare il complesso della cooperativa e nel contempo ha rappresentato le difficoltà che giornalmente devono affrontare.
La visita è continuata nel pomeriggio presso l’azienda ortofrutticola “Caramadre Società Agricola Cooperativa” che oltre a vendere i propri prodotti direttamente in loco, effettua le consegne presso le abitazioni dei clienti, gestisce anche delle postazioni in mercati rionali ed inoltre fornisce la piattaforma di una importante azienda di ristorazione che prepara i pasti per le mense scolastiche.
L’ultima visitata è stata effettuata alla “Azienda Agricola Pizzo del Prete dei Fratelli Petruzzi” realtà zootecnica, produttrice di latte biologico, un modello tecnologico dell’agricoltura 4.0, è una azienda totalmente automatizzata, dove un solo operatore gestisce la stalla di oltre 100 capi di bestiame.
Tutte le realtà visitate hanno fatto presente che le loro maggiori difficoltà provengono dal non riconoscimento della giusta remunerazione del prodotto dove alcune volte sono costretti a vendere dei prodotti i cui costi non coprono il prezzo di vendita, mentre per l’acquirente finale deve pagare il prodotto a cifre esorbitanti, quando la situazione volge in loro favore il margine operativo è molto esiguo.
Durante i trasferimenti da un’azienda all’altra è stata fatta una lunga sosta presso il presidio dei trattori che da mesi stazionano sulla Via Aurelia per evidenziare il loro malcontento e far conoscere a un più vasto pubblico le loro problematiche che alla fine si ripercuotono sugli acquirenti finali. Gli agricoltori presenti al presidio hanno espresso i loro problemi e i timori per il loro futuro, ravvisando il loro basso potere contrattuale rispetto la grande distribuzione e la mancanza di una politica agricola che li tuteli.
Il presidente Massimiliano Mattiuzzo, nel rilevare che con sempre maggiore frequenza, pervengono richieste da delegazioni di varie enti e autorità nonché di altri paesi, ritiene che sia giunto il momento di attivare una politica sinergetica per promuovere le eccellenze agricole del territorio e nel contempo favorire il turismo rurale come volano economico affinchè non sia abbandonato il territorio atto all’agricoltura.
Per conseguire questo importante obiettivo ritiene che sia necessaria una forte e stringente collaborazione con gli i Comuni di Fiumicino e Cerveteri che in qualità di soci del Biodistretto possono dare dei contributi al fine di creare i presupposti per partecipare con le eccellenze a fiere che annualmente si svolgono a livello nazionale e europeo. Nel territorio ci aziende biologiche con una estensione unitaria di circa 3mila, con le quali è possibile creare un parco turistico enogastronomico che valorizzino il territorio e la vendita delle eccellenze del territorio.
Biodistretto Etrusco Romano