La Crif è un sistema di assistenza e allerta che utilizzano tutti gli enti finanziari quando si rilasciano prestiti, mutui, finanziamenti e perfino fideiussioni o leasing.

Richiedendo un prestito, perfino se di piccole dimensioni, si rilasciano i propri dati personali e delle credenziali. Quest’ultime sono la busta paga, dichiarazione dei redditi, patrimoni oppure altre entrate economiche verificate. Il cliente ha quindi la possibilità di dimostrare che potrà restituire il prestito che gli viene dato con delle rate.

Quando appunto si è un buon pagatore, si ha una classificazione eccellente. Il cliente ha pagato regolarmente le rate, ha estinto il proprio debito e tutto è andato secondo le richieste dettate dal contratto di stipula del finanziamento.

Mentre se non si pagano le rate, si è protestati, ci sono delle pendenze, non si paga il saldo dovuto oppure addirittura si è indietro con le tasse, quindi non sono state pagate ed è intervenuta una qualche agenzia di credito, ecco che la situazione cambia. Alla Crif si viene etichettati come: cattivi pagatori!

Essere dei cattivi pagatori diventiamo quasi “radioattivi”, nel senso che non ci verrà rilasciato più alcun prestito, fideiussione, non possiamo chiedere nemmeno un micro prestito da 100 €. Altro problema grave creata da questa classificazione è che non si viene cancellati dalla Crif per diversi mesi. Per esempio pagando in ritardo le rate si rischia di avere tale dicitura per 12 mesi o 24 mesi. Più rate paghiamo in ritardo è più sono i tempi di attesa della cancellazione. Mentre se si è protestati si arriva a 60 mesi di classificazione.

La Cancellazione Crif è possibile, ma solo intervenendo in modo diretto e tramite avvocato.

ACCESSO IMMEDIATO AL CREDITO

Una volta che si viene segnalati alla Crif ecco che non possiamo accedere a nessun credito, nemmeno per comprare un’auto oppure per chiedere una fideiussione per l’affitto. Per tornare ad avere credibilità è necessario che ci sia la cancellazione dalla Crif.

Come si può fare? Rivolgersi ad un avvocato specializzato in questo settore consente di risolvere rapidamente la situazione, addirittura in un paio di settimane. Però occorre analizzare prima la situazione in cui vi siete cacciati e quindi provvedere ad una strategia di ripristino delle credenziali.

Rimuovere la segnalazione crif

La rimozione della segnalazione può avvenire direttamente presso l’istituto o ente finanziario che vi ha segnalato. Avete chiesto un prestito, ma non lo avete saldato a scadenza? Allora si contatta l’ente finanziario. Quest’ultimo potrà eseguire la cancellazione della segnalazione solo dopo che voi avrete saldato il debito con i dovuti interessi maturati. In caso ci sono spese legali che essi hanno dovuto sostenere per richiedere il sollecito di pagamento oppure hanno affidato la vostra pratica ad un ente di recupero, non è escluso che ci siano anche queste spese da pagare.

Ovviamente, appena saldato il tutto, l’ente finanziario deve impegnarsi nel richiedere la rimozione della segnalazione direttamente alla Crif. Vi potrà poi dare una visura del vostro stato credenziale e quindi vedere che la classificazione come “cattivo pagatore” non c’è più presso il vostro nome.

In alternativa è possibile arrivare ad un accordo con restituzione rateale, ma dovete affidare la mediazione ad un avvocato.