In occasione dei 100 anni dalla nascita di Giuseppe Perugini, Open City Roma propone un evento straordinario alla Casa Albero di Fregene, opera iconica che il poliedrico architetto argentino realizzò negli anni ’60 insieme alla moglie Uga De Plaisant e al figlio Raynaldo Perugini. Casa Albero o Casa Sperimentale è una delle opere di architettura contemporanee più innovative e sperimentali. Conosciuta in tutto il mondo e pubblicata in decine di riviste di settore, negli ultimi anni è stata scelta anche come set cinematografico e per prestigiose campagne di alta moda.

Il 16 giugno alle 16 e alle 18 l’opera più sperimentale di Perugini si trasformerà in uno spazio in movimento grazie alla performance di danza “Grafite (Struttura 2)” realizzata dall’artista Stefano Canto in collaborazione con il coreografo Mario Marozzi. Quattro ballerini di danza contemporanea, sulla musica del duo giapponese Sehno, interpreteranno le forme della casa e ne continueranno la costruzione con i loro movimenti, riattivando l’idea di dinamismo e di infinito che stanno alla base del progetto di Casa Albero. La performance fa parte di un programma di promozione di Casa Albero volto alla sua valorizzazione e al suo restauro e si concluderà con la visita agli interni e alle installazioni sonore disseminate negli spazi. Sarà presente il prof. Raynaldo Perugini.

Il lotto è occupato da 3 costruzioni: la “Casa Albero” costituita da telai in cemento armato su cui poggiano piastre a diversa altezza che definiscono una spazialità complessa e sospesa dal suolo, la “Sfera” uno spazio sferico dal diametro di 5 metri che rappresenta un modello abitativo autosufficiente, e i “Cubetti”, moduli 3,5×3,5 metri che rappresentano l’unità minima abitativa e possono essere replicati all’infinito. Immersa in un giardino, sotto l’ombra degli alberi ad alto fusto, la Casa Albero conduce in una dimensione futuristica e poetica, dove ogni elemento ci riporta all’origine delle cose in un rapporto dialettico tra uomo e natura.

Grafite (Structure II) è una performance site-specific dell’artista Stefano Canto, pensata appositamente per la Casa Albero. L’uomo è l’unità di misura dell’architettura, il corpo quindi progetta lo spazio; quattro ballerini di danza contemporanea guidati da Mario Marozzi interpretano le forme della casa e ne continuano la costruzione con i loro movimenti, riattivando l’idea di dinamismo e di infinito che la Casa esprime. Grafite (Struttura 2) riprende i disegni dell’architetto realizzati a matita su carta da lucido e trasforma quelle linee sottili e tratteggiate, dense di ragionamenti in passi di danza, linee che si ramificano all’infinito e che diventano coreografia. Sulla musica del duo “Sehno”, composto dagli artisti giapponesi Shingo Inao e Masaya Hijikata, la materia architettonica diventa danza e torna ad essere processo creativo e forma in divenire.

Su prenotazione, biglietti disponibili qui:  https://www.openhouseroma.org/articolo/evento/casa-albero-visita-e-performance-grafite-structure-ii