Ci risiamo: alle prime giornate di caldo i proprietari delle seconde case a Fregene si sono riversati nella ridente cittadina per godere delle belle giornate di sole!
È giusto e comprensibile! Del resto hanno tutto il diritto di godere delle loro proprietà e di assicurarsi il giusto e meritato riposo nei week end primaverili ed estivi.
Ma questo incremento di residenti, fra l’altro prevedibile dall’Amministrazione comunale, perché ogni anno si ripete con la stessa cadenza e frequenza, continua a cogliere i responsabili della raccolta rifiuti sempre impreparati, quasi di sorpresa, eppure, ripeto, ogni anno avviene con le stesse modalità: arrivo il venerdì sera, sosta fino al pomeriggio di domenica o al lunedì mattina e poi di nuovo nella metropoli. Ovviamente, durante la permanenza a Fregene, la produzione di rifiuti aumenta, ma i cassonetti sono sempre gli stessi , cioè insufficienti ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: sacchetti della spazzatura abbandonati sulla strada, alla mercé degli animali randagi (cani e gatti), che, durante la notte, rovistando fra le buste alla ricerca di cibo, spargono la spazzatura lungo tutta la strada, con conseguente ristagno di fetore nelle ore più calde. Tale spettacolo, a dir poco nauseabondo, è molto più frequente nelle strade dove sorgono nuovi complessi residenziali, in particolare via Agropoli, ove ad un sensibile aumento della popolazione sia stanziale che vacanziera non ha fatto seguito un altrettanto ripianamento di cassonetti dei rifiuti. Per non parlare delle opere di urbanizzazione quali illuminazione, marciapiedi e cabine di raccordi telefonici: ma questa è un’altra storia! Orbene, con l’approssimarsi della stagione estiva ed il conseguente aumento della popolazione residente, quello che si chiede agli amministratori locali ed alle varie organizzazioni pro loco preposte, a similitudine di quanto già fatto lo scorso anno dalle pagine di questa rivista e senza ottenere alcun risultato, è di attivarsi affinché lungo via Agropoli in particolare, ma , comunque, in tutte quelle zone in cui sono sorte nuove costruzioni, il numero dei cassonetti venga raddoppiato, perché, come ho avuto modo di dire, se è vero che d’inverno il cittadino diligente può depositare il proprio sacchetto in cassonetti posti in altre aree meno congestionate, è altrettanto vero che tale scappatoia non può essere adottata d’estate, quando tutte le case di tutte le zone sono abitate. Pertanto, al fine di garantire ai residenti quanto dovuto, e per evitare che, nel tempo, il degrado prenda il sopravvento sulla pulizia e sul decoro, si auspica una presa di coscienza ed un autorevole intervento da parte di chi può: raddoppiate il numero dei cassonetti.
Giovambattista Cucci (dal Qui Fregene – giugno 2010)