Martedì mattina, giorno di Ferragosto, il camioncino dell’Ati aveva rimosso tutti i sacchetti lasciati intorno ai cassonetti a scomparsa su viale Castellammare. Si tratta di 4 postazioni, quella davanti all’edicola di Bitelli (via Bagnoli), quella vicina al Veterinario Paolo Fulignati (via La Plaia), di fronte al Bar Camillo (via Bonaria), al lato di Taverna Paradiso (via Rapallo), mentre la quinta solo per il vetro dopo il cancello della pineta sembra ancora semivuota (via Castiglioncello). Dopo poche ore tutto è tornato come prima.
È vero, i cassonetti a scomparsa sono pieni da giorni, l’Area Ambiente comunale ha inoltrato l’ordine di servizio e lo svuotamento è imminente, però i barbari restano sempre i barbari. Prima di tutto molti utilizzano questi cassonetti per gettarci dentro i rifiuti domestici usandoli come discariche, così in quelli della carta e del vetro finisce ogni genere di rifiuto, basta passeggiare sul viale per sentirne la puzza che esce dalle campane. Del resto basta osservare i sacchetti che ora vengono lasciati a terra, poche sono le buste della plastica e della carta. La maggior parte sono pieni di scarti di gente che non fa la differenziata o perché non ha i mastelli o perché non risulta proprio iscritta alla Tari.
Una persona civile, se i cassonetti sono pieni anche solo per la carta e la plastica, i rifiuti se li riporta a casa non li lascia a terra accanto alle campane dove dovrebbero passare i pedoni, i disabili, i turisti, i residenti.
Il problema è sempre il solito, ci sono troppi evasori e troppi mastelli non ritirati, inutile girarci intorno, finche non verrà risolta questa questione staremo sempre a parlare delle stesse cose.
Quest’estate Fregene non è mai stata così piena di rifiuti nelle strade centrali, forse da un lato perché c’è più gente in circolazione, un numero maggiore di case affittate e di seconde case riaperte, come dicono le agenzie immobiliari, e quindi di rifiuti da smaltire. Dall’altro prima i sacchetti venivano lasciati in strade più decentrate, in particolare la zona della lecceta, tutto il triangolo tra via Marina di Leuca, via Maratea e via Cesenatico. Ora, con la chiusura e con i controlli fatti davanti al Centro di Raccolta con tanto di foto trappole, l’orda selvaggia scarica vicino casa, un po’ dove capita.
Finché l’amministrazione comunale non deciderà di fare sul serio, obbligando al ritiro dei mastelli le circa mille famiglie che non l’hanno ancora fatto e stanando tutti gli evasori della Tari, non qualcuno, i rifiuti saranno sempre un inaccettabile problema. Uno spartiacque tra una società che dovrebbe essere civile e che invece mostra quotidianamente il suo lato più primitivo e oscuro.