La prima iniziativa è promossa dal Movimento Turismo del Vino, la seconda dall’associazione Dimore Storiche Italiane (www.adsi.it). Per gli appassionati di vino l’appuntamento è dalle 10 alle 18 con i prodotti di Filippo Antonelli e Lorenzo Majnoni, proprietari della cantina Castello di Torre in Pietra, alle porte di Roma. Il cortile sarà aperto liberamente dalle ore 13 alle 18; invece nei saloni del piano nobile verranno organizzate visite giduate a pagamento (5€), sempre nel pomeriggio, su prenotazione telefonica (06.61697070 ) o via email dal sito www.castelloditorreinpietra.it. I vini saranno proposti in abbinamento con altri prodotti dell’azienda: ceci, farro, pasta di farro, pane con olio extravergine di oliva, miele. Da non perdere i bianchi di vermentino e chardonnay della Igt Costa Etrusco Romana, e il Rosato da uve syrah. La produzione complessiva è di circa 200 mila bottiglie l’anno, posizionate in un segmento di mercato dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Dal 2011 tutti i vini imbottigliati sono certificati Bio. Tra i bianchi troviamo l’Elephas (nome che deriva dai resti del mammuth rinvenuto nelle cantine), ottenuto da un uvaggio di trebbiano, malvasia puntinata e vermentino, di colore giallo paglierino con riflessi verdolini brillanti. Il secondo bianco è lo Chardonnay Igt Costa Etrusco Romana, ottenuto in purezza con criomacerazione sulle bucce per 12 ore, fermentazione con lieviti selezionati a una temperatura di 20 gradi e permanenza prolungata sui lieviti per 30 giorni. Il terzo è il Vermentino Igt Costa Etrusco Romana, da uve vermentino in purezza da sempre presenti anche in questa area del litorale tirrenico, ottenuto con analogo metodo di vinificazione dello Chardonnay. Il quarto bianco è il Macchia Sacra, un Igt Lazio ottenuto da uve fiano (70%) e malvasia puntinata (30%), con vinificazione sulle bucce per 12 ore a freddo e lunga permanenza sui lieviti dopo la fermentazione. È affinato in vasche di cemento e per sei mesi in bottiglia. Completa la gamma dei bianchi lo spumante Brut di Castello di Torre in Pietra, ottenuto da chardonnay in purezza, vinificato in acciaio con rifermentazione in autoclave con metodo charmat lungo e affinato in bottiglia per 6 mesi. Tra i rossi l’Elephas è ottenuto da un uvaggio di montepulciano, sangiovese, cesanese e merlot, con una fermentazione sulle bucce per 12 giorni a una temperatura di 28 gradi. Affinato in serbatoi inox, rimane in bottiglia almeno 3 mesi. Il Terre di Breccia, Lazio Rosso Igt, è ottenuto da montepulciano, sangiovese e cesanese, con fermentazione sulle bucce per 20 giorni a una temperatura di 30 gradi e fermentazione malolattica in carati di legno. L’affinamento avviene in carati di rovere francese da 225 litri per 9 mesi, poi in bottiglia per altri 9. Infine il Merlot in purezza e il Syrah in purezza, sempre con la Igt Costa Etrusco Romana. E infine il rosato Searà (il nome che gli operai locali danno al vitigno syrah), un vino in purezza, ottenuto da una permanenza di una notte sulle bucce.
2014-05-20