Giugno è il mese che la Biblioteca “Gino Pallotta” dedica al centenario della morte di Franz Kafka, uno dei più grandi letterati del Novecento.
Sabato 15 giugno, alle ore 18 Marcello Teodonio terrà la conferenza “Dov’era il giudice che non aveva mai visto?” sulla letteratura di Kafka.
Sabato 29 giugno alle ore 21 assisteremo al racconto dello storico dell’arte Sandro Polo su “L’arte a Praga: l’inquieto sfondo dello sguardo di Kafka”.
Sarà allestita una piccola mostra di pannelli illustranti il percorso letterario e biografico di Kafka anche con alcuni dei suoi famosi schizzi. Uno dei pannelli è riservato alle donne che tanto lo amarono – tutte sensibili, colte ed economicamente indipendenti – e al ruolo che esse hanno avuto nella sua vita affettiva.
Pochi sanno che venne assunto dalle Assicurazioni Generali di Trieste per le quali lavorò nella filiale di Praga per 10 mesi: in biblioteca abbiamo le fotocopie del suo fascicolo personale conservato presso la compagnia assicuratrice, con la sua domanda di assunzione e certificati medici. Kafka venne 4 volte in Italia tra il 1909 e il 1920 accompagnato dal caro amico Max Brod e visitò una decina di città tra cui, in particolare, Venezia, Merano, Brescia e il Lago di Garda. Nei diari di Kafka leggiamo che “erano interessati ai monumenti, alla natura…” e troviamo anche menzioni sulle visite in case di tolleranza, sia a Milano che a Parigi, “ma in maniera molto composta…”. La figura di Kafka, insieme a quella di Shakespeare, è una delle più studiate in letteratura, e il suo fascino continua a calamitare ogni generazione. Ogni epoca trova ispirazione nel suo universo, esprimendosi attraverso musica, prosa, collage fotografici e persino meme contemporanei. Anche la Biblioteca Gino Pallotta di Fregene ha voluto dare il suo contributo alla conoscenza del grande intellettuale boemo e omaggiarlo nel centenario della sua scomparsa.
(di Marina Pallotta)