L’emergenza Covid e la situazione nelle nostre scuole sta sfuggendo di mano. Ricevo segnalazioni e lamentele dalle mamme del territorio costrette a tenere 10 giorni a casa i propri figli per un semplice starnuto.
Questo lungo periodo di isolamento scatta perché i pediatri, non fidandosi dei test rapidi, per rilasciare il certificato di buona salute richiedono il test molecolare, più attendibile ma che fornisce i risultati in tempi molto più lunghi. Cosa aspettiamo, che di questo passo nessun bambino andrà più a scuola?
Le misure di prevenzione sono importanti, ma è fondamentale attrezzarsi con la didattica a distanza per tutti gli alunni sottoposti ad isolamento forzato. Voglio ricordare che i presidi degli Istituti hanno libero arbitrio nell’attuazione delle norme, specialmente per quelle che non sono procedure ministeriali: si consiglia di lasciare i bambini a casa se raffreddati, ma isolarli per un semplice starnuto sembra eccessivo.
O si cambiano i protocolli dei medici di base e si fanno andare bene i test rapidi o le scuole si devono adattare ad un sistema diverso.
Inoltre, al nord del Comune non è stato allestito un sito per effettuare i tamponi, quindi per far fare i test ai bambini, le mamme devono recarsi a Casal Bernocchi o al Campus Biomedico, gli unici che effettuano il test molecolare e i tempi di attesa si dilatano ulteriormente.
Altro problema è la vigilanza sul territorio. Come responsabile della salute dei cittadini, il Sindaco deve fare qualcosa al riguardo, serve maggiore attenzione. Credo che siano più “pericolosi” e possibili diffusori del virus le persone sottoposte a quarantena che se ne fregano della legge ed escono di casa, perché non controllate da nessuno, che i bimbi costretti a non andare a scuola per uno starnuto. La salute e la sicurezza vanno di pari passo.
Roberto Severini, capogruppo della lista civica Crescere Insieme