L’uso della chirurgia di “bellezza” avviene quando si vuole migliorare il proprio aspetto, eliminare estetismi congeniti o ereditaria, derivanti da traumi o dalla vecchiaia, ma anche per valorizzare alcuni tratti del viso. Meglio non trattare i trattamenti e gli interventi di bellezza alla leggera perché sono operazioni chirurgiche a tutti gli effetti. Alcune sono eseguite con il “taglia e cuci”, detto in modo brutale, ed altri invece con inserimento di aghi oppure di altri accessori compatibili con i tessuti viventi.

Nessuna preoccupazione per chiunque voglia rivolgersi ad un chirurgo estetico perché tante operazioni oggi sono diventate di routine, sicure e senza effetti collaterali. Merito che va alle nuove tecnologie e scoperte scientifiche. Tant’è che gli effetti possono essere permanenti, ma senza avere segni evidenti sul volto o sul corpo.

Sempre più persone, comuni e VIP, decidono di fare qualche “ritocchino” sia per migliorare il proprio aspetto fisico, ma addirittura per la cura del proprio corpo. Per esempio la liposcultura, che è diversa dalla liposuzione, aiuta a eliminare il grasso in modo definitivo. Sottoponendosi a questo intervento, negli anni avvenire, si ingrassa più lentamente e si evita di avere grandi depositi di cellulite. Ciò capita perché vengono distrutti i cuscinetti di adipe che sono la “sacca” dove il grasso tende ad adagiarsi.

DIFFERENZA CHIRURGIA BELLEZZA

Prima di continuare nella spiegazione di quando, come e perché ci si deve sottoporre a tali interventi e trattamenti di bellezza, c’è da mettere in chiaro cosa sono la: Chirurgia estetica e plastica. Non vanno affatto confuse perché entrambe sono branche mediche specifiche per la cura di determinati inestetismi.

La chirurgia estetica, come indica il termine stesso, è studiata per valorizzare l’estetica di una persona, la sua bellezza. Essa pone rimedio per tutti quegli inestetismi che derivano da: invecchiamento, problemi disfunzionali o ormonali e danni da ingrassamento o rilassamento muscolare. Torniamo a fare un esempio per chiarire il suo utilizzo. Mettiamo caso che avete delle labbra disarmoniche. La parte superiore è molto sottile e quella inferiore è comunque appena accennata. In questo caso si possono fare degli interventi a base di filler oppure di lipofilling. Quest’ultimo è riutilizzare il grasso del corpo da inserire nelle labbra in modo da modellarle.

Mentre la chirurgia plastica è stata sviluppata per correggere lesioni, traumi, inestetismi evidenti nati da malattie, incidenti oppure dall’invecchiamento. Ad esempio la pelle del viso è totalmente prolassata e questo la rende “cascante” verso il basso aumentando notevolmente le rughe. Qui si può intervenire con operazioni di lifting ed eliminazione dei punti con trapianto epidermico.

Ricorrere alla chirurgia, quando?

Chiunque si voglia rivolgere ad un chirurgo per intervenire sul proprio aspetto, lo può fare. Però la medicina estetica, considerando le attuali innovazioni e conoscenze del corpo umano, consiglia di fare delle operazioni in base alla propria età.

Alle giovanissime, fino ai 35 anni, è preferibile intervenire con chirurgia estetica non invasiva. Essa è composta da interventi non chirurgici e chirurgici o con iniezioni che permettono di correggere tutti gli inestetismi, ma non in modo permanente. La liposcultura né un esempio, come anche il filler. In questo modo il corpo si nutre e invecchia lentamente.

Dopo i 35 anni si può iniziare a ricorrere alla chirurgia plastica perché si hanno segni di invecchiamento oppure traumi diversi e più difficili da eliminare naturalmente.