Lettera inviata al sindaco Esterino Montino, all’Assessore ai Servizi sociali, Scuola e Infanzia Paolo Calicchio e alla redazione di Qui Fregene.
“Egr. Sig. Sindaco, siamo 17 famiglie di onesti cittadini e contribuenti, residenti nel territorio di Fiumicino, più precisamente nell’area di Fregene e Maccarese, i cui figli frequentavano l’Associazione “Come con Mamma”, sita in Via Porto Conte snc a Fregene, che come Lei saprà è stata chiusa improvvisamente provocando gravissimi disagi ai bambini ed ai rispettivi genitori. I bambini che frequentavano l’Associazione, facenti parte della fascia d’età dai 14 mesi ai 5 anni, tutti con il loro vissuto e le loro differenti provenienze (italiani, stranieri ed anche bimbi adottati), hanno faticato per trovare un’armonia ed una serenità e per entrare in quello che è stato il loro primo contesto sociale.
Dopo profuso impegno finalmente avevano raggiunto un equilibrio psicologico e relazionale con il gruppo di pari e con l’adulto, con estrema soddisfazione da parte dei genitori che hanno apprezzato e collaborato al lavoro del personale dell’Associazione. Tale condizione ha permesso ai bambini di trovare un contesto sociale a loro adeguato ed ai genitori di poter proseguire i rispettivi impegni lavorativi con serenità.
Premettendo che l’Associazione “Come con Mamma”, molto conosciuta ed apprezzata nel territorio, era presente nella struttura Comunale da circa 4 anni e che in precedenza detta struttura era stata utilizzata anche come temporanea struttura scolastica; che i luoghi sono proprietà del Comune di Fiumicino ben consapevole delle attività ivi svolte, tra l’altro visitata ed apprezzata da Lei e dall’Assessore all’istruzione proprio qualche mese fa; noi genitori ci siamo pienamente affidati a tale Associazione, viste anche le gravissime carenze di posti nelle sedi scolastiche (nido-materna) sia Comunali che Statali, nonché di spazi incontro per i bambini nelle zone di Fregene e Maccarese e comunque in tutto il territorio di Fiumicino, carenze che hanno determinato la scelta di inserire i nostri bimbi nell’Associazione. Nonostante ciò, da un giorno all’altro, in data 25/03/2016 drammaticamente ed improvvisamente l’Associazione ci comunicava che la stessa non avrebbe più potuto utilizzare i locali, precedentemente e gentilmente messi a disposizione dal Comune alla comunità. Ciò ha comportato gravissime conseguenze, in primis ai bambini e poi ai genitori. Non vogliamo con la presente entrare in merito alle ragioni che hanno determinato detta decisione, ma in qualità di genitori e tutori dei nostri figli, è nostro dovere salvaguardare i loro ed i nostri diritti garantendogli ciò che è costituzionalmente garantito a tutti, ovvero pari possibilità di un sano sviluppo relazionale, psicologico e fisico, tutto ciò ci è stato improvvisamente tolto.
La maggior parte dei genitori, essendo lavoratori, si sono trovati a sobbarcarsi senza alcun sostegno diversi disagi, tra cui quelli psicologici dei propri figli derivanti da questo improvviso cambiamento ed ora rischiano di perdere il lavoro, dovendosi occupare a tempo pieno dei bimbi per aiutarli a superare con la massima serenità questa situazione destabilizzante.
Tutto ciò premesso si chiede urgentemente:
Il reintegro immediato dei bambini in un contesto ambiente tra pari, nella modalità più appropriata per non turbare ulteriormente il loro equilibrio psicologico, suggerendo di prorogare l’abilitazione all’utilizzo della struttura socio-educativa da parte dell’Associazione “Come con Mamma” fino a fine giugno. Soluzione che garantirebbe ai nostri figli di frequentare un ambiente a loro noto e di ritrovare l’adulto di riferimento conosciuto.
Se tutto ciò non si ritenesse praticabile, pur ribadendo che l’utilizzo della struttura era uno stato di fatto consolidato da circa 4 anni ad uso dell’Associazione e che come già su scritto era stata addirittura usata precedentemente dal Comune come aule temporanee di una scuola in fase di ristrutturazione, chiediamo di fornire all’Associazione un nuovo locale idoneo che permetta ai bambini di mantenere perlomeno il contatto con l’adulto di riferimento facilitando così l’inserimento in un nuovo ambiente.
In subordine qualora le soluzioni proposte non venissero ritenute percorribili si richiede l’intervento del Comune per garantire nell’inserimento immediato dei bimbi in una struttura pubblica delle località Fregene e/o Maccarese visto che le nostre richieste di iscrizione presso tutte le strutture, private e pubbliche sono state rifiutate per carenza di posti. Inoltre essendo ad oggi le liste per l’iscrizione all’anno scolastico 2016/2017 già chiuse e non avendo noi provveduto ad inoltrare formale domanda, vista la situazione ottimale che i nostri figli stavano vivendo, chiediamo l’inserimento d’ufficio nelle graduatorie delle Strutture scolastiche Comunali e/o Statali delle zone Fregene-Maccarese. In questi tempi particolarmente difficili sotto il profilo economico, culturale e sociale, la comunità e, in primis, il Comune di Fiumicino, non può ammettere e permettere che 17 famiglie perdano la loro stabilità economica. La solidità ed il bene della società sono strettamente legate alle sorti della famiglia, microcosmo sociale vero e proprio, dove si costruiscono e consolidano le basi per affermare i più alti valori. La famiglia costituisce da sempre un punto di forza nella collettività, con tutte le conseguenze economiche che ne comporterebbero. Fiduciosi che Lei, Sig. Sindaco, voglia prendere a cuore la nostra richiesta e si adoperi per trovare una rapida soluzione, tenendo principalmente conto degli interessi e dei diritti dei minori, chiediamo un incontro urgentissimo e risolutivo per chiarire ulteriori punti che per brevità non sono stati menzionati”. Seguono Nominativi di tutti i genitori con relativi recapiti.