Venerdì 22 marzo, per la rassegna cinematografica dal titolo “Freschi e stagionati”, l’associazione culturale “L’Albero” di Maccarese ha programmato la proiezione del film “Nick mano fredda” di Stuart Rosenberg, con Paul Newman, George Kennedy, Harry Dean Stanton, Lou Antonio, Dennis Hopper.
Si raccomanda la massima puntualità: alle 21.00 inizierà la proiezione.
Sede: Casa della Partecipazione (via del Buttero, Maccarese).
Info: 339-4539950

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IL FILM

Nick Jakson, soprannominato Nick Mano Fredda per la sua impassibilità, viene condannato a due anni da scontare in un campo di lavoro. Nick non è un delinquente, è soltanto un ribelle che non sopporta l’ordine costituito e reagisce ad ogni costrizione. Nel campo di lavoro non riesce ad adattarsi alle regole disumane imposte da guardie senza scrupoli né a quelle che vigono tra i prigionieri per cui, insofferente, decide di tentare la fuga. Benché venga ripreso e punito duramente, Nick non si arrende e tenta di nuovo di fuggire, divenendo per i suoi compagni l’emblema della loro condizione e della lotta.

CRITICA DI NICK MANO FREDDA:
“Uno dei personaggi più significativi della maturità di Paul Newman, un ribelle dalle molte analogie con certi personaggi del passato. A parte la bravura del protagonista, si segnalano alcune convenzioni del dramma carcerario. La carta vincente, insomma, sono gli attori.” (Francesco Mininni, ‘Magazine italiano tv’).”È un film del ’68 anche come inno alla libertà e omaggio alla ribellione. Paul Newman in gran forma; George Kennedy venne premiato con un Oscar. Regia efficace di Rosenberg qua e là effettistica. Interessante e divertente.”

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IL REGISTA

Stuart Rosenberg (New York, 11 giugno 1927 – Los Angeles, 19 marzo 2007)
Se la spiegazione della mancata pioggia di candidature sulla sua testa fossero proprio gli scontri con i produttori? Spiegazione più che verosimile se si pensa che la persona in questione è Stuart Rosenberg, iradiddio delle case di produzione che, per quel che gli importava a lui, pur di combattere per una giusta causa era disposto anche a lasciare il set e a lasciar dirigere il suo film a qualcun altro imposto dalle majors!
Dopo essersi laureato in letteratura irlandese alla New York University, Stuart Rosenberg cominciò la carriera di regista dirigendo alcune serie televisive come Decoy (1957) e Naked City (1958-1959).
L’esordio cinematografico è segnato dal film del 1960 Sindacato assassini, poliziesco con Peter Falk e May Britt che però abbandonò per solidarietà con gli attori che protestavano contro la produzione, la regia infatti passò a Burt Baladan. Dopo aver diretto alcune puntate del The Barbara Stanwyck Show e del telefilm Alfred Hitchcock presenta…, tornò alla regia con Question 7 (inedito qui in Italia) del 1961, pellicola che spopolò al Festival di Berlino.
Acquistata una certa notorietà, continua ad alternare il piccolo con il grande schermo, dirigendo per il primo tre episodi di Ai confini della realtà e per il secondo, il capolavoro carcerario Nick mano fredda (1967) con Paul Newman e George Kennedy. L’incontro con Paul Newman sarà, oltre che un proficuo sodalizio artistico, anche una profonda amicizia. È sempre Newman il protagonista di Detective Harper: acqua alla gola (1976), con Anthony Franciosa e la moglie di Newman Joanne Woodward. Dopo tanti polizieschi, desideroso di affrontare nuovi generi e di confrontarsi con altre tematiche passa al drammatico La nave dei dannati (1976) con un cast degno di nota: da James Mason a Max von Sydow, da Faye Dunaway a Orson Welles. La sfida con l’horror è stravinta grazie a Amityville Horror (1979), capostipite di una lunga serie di film incentrati su una casa infestata da presenza demoniache.
Tornerà sporadicamente al cinema per dirigere Il “papa” di Greenwich Village (1984), Eroi per un amico (1986) e My Heroes Have Always Been Cowboys (1991) che sarà il suo ultimo film. Morirà a Beverly Hills, in California, ormai vedovo di sua moglie Margot (dalla quale ha avuto un figlio, Benjamin), per un attacco di cuore a 79 anni di età.