Un consiglio comunale straordinario sull’erosione. Lo hanno chiesto durante la commissione dei capigruppo odierna gli esponenti dell’opposizione. La richiesta è stata però bocciato dalla maggioranza.
“Era del tutto inutile e strumentale – dichiarano i consiglieri e le consigliere di maggioranza – Non è un tema di cui è competente il Consiglio Comunale né l’amministrazione di Fiumicino per cui non si capisce che natura avrebbe dovuto avere questo consiglio straordinario se non quello di riferire quello che ha già dettagliatamente illustrato dall’assessore regionale Mauro Alessandri in un incontro pubblico ospitato proprio a Fiumicino lo scorso 22 marzo. Siamo sicuri che le opposizioni cercheranno di far passare la bocciatura come un disinteresse verso la questione. Ma i cittadini e gli operatori balneari sanno che non è così. Lo dimostra la presenza costante del sindaco Montino, le continue sollecitazioni alla Regione e perfino le nostre catene umane in acqua proprio sulle coste erose. Si lavori, piuttosto, nelle commissioni preposte per produrre ulteriori documenti di stimolo e di sollecito alla Regione – concludono – perché metta in campo quanto promesso prima possibile”.
“Il respingimento da parte della maggioranza è un atto grave, che non riteniamo corretto – replicano i consiglieri di opposizione – nove consiglieri di opposizione lo avevamo richiesto. L’erosione sta mettendo in ginocchio una parte consistente dell’economia locale, oltre a danneggiare il layout della costa e dunque l’ambiente stesso in cui viviamo. Per questo avevamo chiesto un Consiglio, una sede ufficiale in cui parlarne. Le recenti riunioni più o meno carbonare (con un’aula consiliare semi deserta e senza comunicazioni a tutti i consiglieri) fatte dalla maggioranza con l’assessore regionale competente, le proteste ad uso e consumo dei media fatte sugli arenili, non hanno prodotto nulla di realmente concreto. Promesse di salvare la stagione con i soliti interventi tampone, e altre promesse su un fantomatico piano regionale che fino al 2021 dovrebbe risolvere il problema. Ma non si sa come, certamente in maniera non condivisa, prendendo decisioni che – se mai diventassero davvero operative – calerebbero sulla testa di Fiumicino senza un adeguato coinvolgimento del Consiglio. Dobbiamo registrare con disappunto l’ostruzionismo fatto dalla maggioranza rispetto alle nostre richieste, e dopo 2 ore di discussione, il respingimento della richiesta. Tutto ciò non ci farà abbassare la guardia, anzi la alzeremo ancora di più. In primis sulla data del 15 giugno data pubblicamente come soluzione dell’emergenza per l’estate, sull’effettivo ripascimento per tutti i balneari, e sui programmi futuri per la costa. Stiamo parlando di ambiente ed economia: non possiamo lasciare che questi due argomenti siano trattati in modo superficiale o peggio autoritaristico”.