«Le pattuglie che passano di notte – prosegue Lojacono – effettuano il percorso proprio in virtù di quel contrassegno che serve a distinguere le famiglie che hanno aderito».
A vedere di buon occhio la sorveglianza privata di Fregene è persino il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, che puntualizza: «È un’iniziativa su base volontaria dovuta al fatto che alcuni cittadini hanno constatato come il livello di sicurezza garantito dalle forze dell’ordine, per carenza di uomini o mezzi, non sia più sufficiente». Una riflessione che non è scevra da polemiche che il primo cittadino anzi fa e pure in maniera molto esplicita: «Le istituzioni dovrebbero riflettere – prosegue Canapini – sul perché alcuni cittadini si rivolgono a delle società di vigilanza privata o, peggio, organizzano delle pericolose ronde casalinghe. Evidentemente lo Stato manca lì dove servirebbe: a garantire il bene comune della sicurezza. Da anni chiediamo un incremento delle forze dell’ordine sul territorio senza risultati. A questo punto come amministrazione non solo benediciamo idee come questa ma stiamo persino valutando la possibilità di aiutare il consorzio di Fregene con fondi pubblici del Comune».
A supportare le parole del sindaco di Fiumicino sono anche i dati. Dal 1990 la popolazione è passata nel Comune dai 36mila abitanti ai 65mila. «Al contrario – denuncia – gli agenti di polizia sono diminuiti da
Argomenti che a Fregene conoscono e condividono in molti. Persino chi ha detto "no" al pagamento della vigilanza privata. «Riteniamo – spiega Maria G. pensionata – che la sicurezza sia un bene di tutti e che lo Stato abbia il dovere di garantirla». (di Mara Azzarelli, da Il Messaggero 17 agosto).
2008-08-18