Se n’è accorto ieri pomeriggio intorno alle 17.00 Marco Verrecchia che era sulla spiaggia del Glauco di Fregene. Sulla riva c’era uno strano movimento, le onde facevano rotolare il corpo di un grande cetaceo privo di vita. Quando Marco si è avvicinato ha visto che si trattava di una balenottera e ha lanciato l’allarme all’Ufficio Locale Marittimo e a Miriam Paraboschi, biologa marina e presidente dell’associazione Accademia del Leviatano onlus.
Sul posto sono subito intervenuti i militari della Guardia Costiera di Fregene che, coordinati dalla Capitaneria di Porto di Roma, hanno interessato il medico veterinario reperibile della ASL RM3 e hanno messo in sicurezza l’esemplare, portandolo nella vicina sede dell’Ufficio Locale Marittimo di Fregene e ricoprendolo di sabbia per abbassarne la temperatura corporea, in attesa dell’arrivo oggi degli specialisti veterinari che procederanno alle verifiche sulla causa della morte.
“Si tratta di un cucciolo di Balaenoptera acutorostrata o Balenottera minore della lunghezza di 240 cm e del peso di 250 kg circa – spiega Miriam Paraboschi – era in uno stato moderato di conservazione, una specie rara che occasionalmente è stata avvistata nel Mediterraneo, nel Mar Ligure o nel Tirreno settentrionale, quasi sicuramente si tratta della stessa balenottera vista nel porto di Anzio una decina di giorni fa mentre nuotava nei pressi delle imbarcazioni, un fatto insolito che faceva pensare già a questo triste epilogo per l’animale”.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, con l’ausilio della Capitaneria di Porto di Roma e della Polizia Locale di Fiumicino, si adopererà oggi per procedere al recupero del raro cetaceo, al fine di eseguire la necroscopia, individuare le cause della morte e per le finalità scientifiche attinenti alle specie dei cetacei.
Il personale del Compartimento Marittimo di Roma, sotto il più ampio coordinamento della Direzione Marittima del Lazio, opera costantemente a terra e in mare, sia per la sicurezza della navigazione che per la tutela dell’ambiente marino nell’Area marina di Tor Paterno, edin particolare nella tutela delle specie protette, quali cetacei e tartarughe a rischio di estinzione, e rimane sempre in prima linea a fornire al dicastero dell’Ambiente, e agli enti di ricerca, le informazioni utili a comprendere le cause di tali eventi.
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