La foto è di questa mattina ed è stata scattata in via Maratea. Il daino è stato sbranato, ci sono pochi dubbi, e farlo sono stati i lupi. Presenti da tempo in particolare nell’Oasi di Macchiagrande ma avvistati più volte anche nella lecceta. Tra Parco Biolcati, campi vicini al Parco Avventura, lo stesso bosco, diversi i corpi trovati di animali sbranati.
E nella lecceta sempre oggi è stata trovata la testa di un altro daino, questo più piccolo, sembra un cucciolo e qui è la questione è meno chiaro. Perché dove è stato trovato c’era solo la testa, nessun altra parte del corpo, zoccoli, ossa. Se non è stato sbranato chi può avergli staccato la testa?
Lupi e daini, la caccia continua. Se il predatore fa il suo lavoro, tra l’altro è l’unico antagonista della fauna selvatica, tra daini e cinghiali ormai in smisurata crescita, dall’Oasi di Macchigrande la predazione si sposta anche verso le abitazioni dove gli animali cercano rifugio.
“Lupi, nessun allarme, la coesistenza con l’uomo è possibile con accorgimenti e corretta informazione”
“L’espansione delle popolazioni di ungulati selvatici, la protezione legale effettuata negli anni Settanta, il movimento sul territorio di giovani esemplari, i processi di rinaturalizzazione e il recupero di habitat idonei alla specie. Sono queste alcune delle ragioni che hanno portato l’espansione del lupo nel nostro paese così come in diverse aree d’Europa”, scrive la Lipu.
“La coesistenza con il lupo è infatti possibile – spiegano i volontari dell’associazione – come dimostrano i nostri dati raccolti con il nostro lavoro negli ultimi 9 anni, che rilevano un conflitto con la zootecnia relativamente basso. L’espansione della specie richiede però una importante attività di informazione e sensibilizzazione, da parte di tecnici del settore e amministrazioni”.
Qui alcuni semplici corretti comportamenti da adottare nelle aree di presenza del lupo, per allevatori, cittadini e fruitori del territorio:
– Non lasciare a disposizione fonti alimentari di facile accesso (rifiuti organici o scarti alimentari presso aree abitate o aziende agricole).
– Tenere i cani al guinzaglio durante escursioni o passeggiate in natura.
– Adottare le giuste tecniche di prevenzione per evitare predazioni sul bestiame domestico.
“Queste buone pratiche di comportamento permettono una pacifica coesistenza tra il predatore e l’uomo, e allo stesso tempo consentono al lupo di svolgere appieno il suo fondamentale ruolo ecologico nell’ecosistema – spiega la Lipu – Nei nostri territori, il nostro monitoraggio sta sottolineando a tal proposito l’importante ruolo del lupo nella predazione di specie quali il cinghiale, la nutria e i daini, considerate oggi specie in rapida espansione e problematiche per le attività agricole. La presenza del lupo rappresenta una ricchezza per il territorio del Litorale Romano. Conoscenza e consapevolezza sono passi fondamentali per valorizzare tale ricchezza. La coesistenza è possibile, basta volerlo.