Caro Direttore, chiedo la sua ospitalità pe replicare alle osservazioni dell’architetto Mancini in merito alla delibera relativa alle deroghe per i parcheggi interrati a uso abitativo. Parto da una premessa, indispensabile per far capire da che parte arrivano le critiche. L’architetto Mancini è (o comunque lo era) il tecnico della committenza che intende realizzare al centro di Fregene nell’area tra viale Castellammare e la Caserma dei Carabinieri molti negozi e tante nuove case.
La correttezza della delibera, e la sua interpretazione, era tale da aver superato tutti i ricorsi di carattere penale e amministrativo presentati da quella committenza. La nostra intenzione resta sempre la stessa, per quell’area centrale vediamo bene una piazza verde a disposizione dei cittadini, l’ultima possibilità per Fregene di avere uno spazio pubblico centrale sottratto al cemento. Ricordo che contro questa intenzione, spalleggiati dall’allora minoranza oggi maggioranza, sono state intraprese azioni e pressioni di ogni tipo.
L’allineamento del consigliere Catini a questa linea è esclusivamente di natura politica, diciamo meglio di “branco”, quando dovrebbe invece entrare nel merito se vuole dare legittimità alla sua posizione.
Vedremo se l’amministrazione Baccini riuscirà a smantellare giorno dopo giorno tutte quelle forme di tutela che noi avevamo voluto inserire nelle delibere a esclusivo vantaggio delle collettività e non di una parte, qualunque essa sia ritornando ai tempi della demolizione di Villa Fellini o di Villa Fiorita, tanto per rimanere sempre a Fregene.
In quel caso a festeggiare con loro ci saranno sicuramente l’architetto Mancini e altri tecnici che legittimamente sostengono gli interessi della loro committenza. Ma non certo quelli di un interesse pubblico, come invece abbiamo scelto di fare noi e come dovrebbero fare gli amministratori, a prescindere dagli amici e dal sostegno da loro ricevuto in campagna elettorale.
Ezio Di Genesio Pagliuca