Oggi sono dieci anni che Andrea Porcelli è volato in cielo. Troppo presto e troppo velocemente. Adesso avrebbe quasi 25 anni e chissà se avrebbe fatto il calciatore (o comunque l’atleta) come avrebbe fatto piacere a suo padre o si sarebbe laureato in lingue trasferendosi a Londra per fare il manager internazionale così come forse sarebbe piaciuto alla mamma.
Fatto sta che la sua morte prematura ha creato una voragine immensa nella vita di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. A me manca il suo essere sempre… tra i piedi, appiccicato a suo papà nelle tante volte che cercavamo di scambiare due parole a negozio o altrove. E la sua bellissima sfacciataggine da ragazzino che stava per spiccare il volo verso un mondo tutto da scoprire e da lì a poco lo avrebbe avuto in mano il mondo. Dieci anni possono essere tantissimi e passare in un battito di ciglia. Dieci anni senza di te, ragazzo mio, sono una pesantissima enorme eternità!
Lorenzo D’Angelantonio