Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi ieri sera ha firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni. E con ordinanza della protezione civile sono stati aggiunti a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo destinato ai comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari.
Sullo sfondo c’è l’allarme nato negli apparati di sicurezza, negli ultimi giorni, specie nelle regioni meridionali. Gruppi di persone si sono presentati in un supermercato di Palermo nel tentativo di saccheggiarlo. In altre città del Sud, dove l’economia sommersa dà lavoro a molta gente, lo stop a ogni attività sta facendo crescere la rabbia sociale. “C’è gente che ha fame”. Ha detto ieri anche il Papa.
Per quanto riguarda gli altri provvedimenti, la ministra Catalfo e l’Inps
stanno lavorando per permettere a tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi “entro
il 15 aprile e se possibile anche prima”, ha detto il premier.
“Lo ha detto Azzolina e confermo anche io che la sospensione delle attività didattiche proseguirà ragionevolmente: non
c’è una prospettiva di tornare dopo il 3 aprile alle attività didattiche
ordinarie. Quanto alla sospensione delle attività
produttive non essenziali non sappiamo ancora, è ancora troppo presto.
Dall’inizio della settimana inizieremo a lavorarci: il governo ha adottato
questa misura col massimo senso della responsabilità”, ha aggiunto Conte.