A cinquantasette anni, Luca Busetto aveva ancora tante cose da fare in questo mondo. Una scomparsa prematura, ingiusta, difficile da accettare. Non stava bene da qualche mese e non si capiva il motivo: dolori alla schiena, tante analisi senza riuscire a trovare il motivo, nemmeno con una total body a settembre. Si era addirittura pensato alle conseguenze del vaccino. Poi a gennaio la diagnosi che non ti aspetti e l’inizio della fine. Un decorso velocissimo, senza scampo, che si è concluso oggi alle 15.00.
Lo rivedo dietro al bancone del Corallo, sempre con lo sguardo fisso sul monitor del computer. Dietro di lui lo sfondo della grande foto d’epoca del lungomare di Fregene che gli avevo procurato. Era orgoglioso del suo albergo, di come era stato trasformato, delle nuove camere e c’erano ancora tanti progetti da realizzare, pensieri da inseguire. Forse anche tante parole da dire e di saluti da fare. Non c’è stato il tempo, la vita se ne è andata troppo in fretta, lasciando a tutti noi una infinita amarezza.
In quella hall risuona ancora la sua risata, accompagnata da un sorriso che gli accendeva il viso. Luca, se non lo si conosceva, poteva sembrare burbero, invece era una delle persone più simpatiche mai conosciute. Amava la vita, la sua famiglia, gli amici, il motocross, Fregene, sempre pronto a partecipare a qualunque iniziativa potesse contribuire a migliorare il territorio.
Lascia un grande vuoto, infinito per la moglie Maria, i figli Edoardo, Filippo, Andrea, per la madre Paola, per la sorella Laura e per tutti parenti. La nostra redazione, gli amici, tutta la comunità, si stringono intorno a loro. Addio Luca, ricorderemo fino alla fine dei nostri giorni il tuo sorriso.
Il funerale ci sarà lunedì 11 aprile alle 11.00 nella Chiesa dell’Assunta.