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Massimo Berardi ci ha lasciato questa mattina. Ancora giovane, era nato nel 1950, qualche mese fa si era sottoposto a un intervento che sembrava semplice, dal quale però non si è più svegliato.
Per una vita è stato dietro al banco degli alimentari aperto in viale Castellammare, terza generazione di una famiglia che ha fatto la storia del commercio locale. Iniziata quando il nonno Pietro aprì il primo spaccio e il forno vicino alla stazione ferroviaria di Maccarese subito dopo la prima guerra mondiale, seguito da un secondo nel 1925 a Fregene in via Palombina.
E Massimo, subito dopo la scuola, ha sempre lavorato al fianco del padre Riccardo. In camice bianco, gentile, ironico, ogni volta che ci incontravamo parlavamo dell’incompiuta Fregene, dei suoi tanti problemi e cronici ritardi.
Scherzavamo spesso sull’illuminazione “in arrivo”, sempre prima delle elezioni, nella zona del campo sportivo dove abitava. Che dolore non poterlo incontrare più a passeggio sulle strade di Fregene.
Condoglianze alla famiglia, alla moglie Rosaria, ai figli Riccardo e Paolo e a tutti i parenti. Il funerale ci sarà il 28 febbraio alle 14.30 nella chiesa dell’Assunta.
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