Terminata da qualche giorno l’operazione “barriera soffolta” a protezione della costa di Fregene sud, ieri sono partiti i lavori di “ripascimento”, il processo di dragaggio con cui si deposita nuova sabbia allungando l’arenile davanti agli stabilimenti. Il cantiere doveva aprire mercoledì scorso ma il mare leggermente mosso ha fatto rinviare la partenza, per poter lavorare, infatti, ci deve essere una totale assenza di onde.
La Sales spa che ha vinto la gara, una delle più qualificate società nel settore con alle spalle 70 anni di attività, ha fatto arrivare da Porto Santo Stefano la motonave-chiatta più un rimorchiatore e un escavatore a terra. I lavori saranno molto veloci, 7-9 giorni al massimo.
La chiatta preleverà dal largo, a circa 700 metri dalla riva, la sabbia compatibile con quella sul bagnasciuga, attraverso un lunghissimo tubo questa verrà “sparata” davanti alla scogliera per poi ricoprire la barriera e regalare così circa altri 15 metri di arenile. Un “lusso” che non si vedeva da tempo in quel tratto di costa dove ci sono stabilimenti storici: Point Break, Tirreno, Capri, Nave, Arcobaleno, Vela, Cigno, Saint Tropez, Delfino, Ondina, Hang Loose.
I lavori sono partiti dal Point Break, l’ultimo stabilimento di Fregene sud, e proseguiranno nei prossimi giorni verso nord fino ad arrivare ai primi pennelli della soffolta, si tratta di circa 16mila metri cubi di sabbia.
“Si procederà ad un ritmo serrato con i lavori per non creare troppi problemi alla balneazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giovanna Onorati – si lavorerà sette giorni su sette, sabato e domenica compresi, dalle 7.00 fino alle 19.00. C’è tutto l’impegno della nostra amministrazione e del sindaco nel permettere ai balneari di poter svolgere la seconda parte della stagione con una spiaggia finalmente ritrovata”.