Ultimo sabato di carnevale, pioggia fitta. Ore 16.00, all’interno del castello di Maccarese, nella splendida sala dell’altare, alla presenza di una settantina di persone, Elio Pecora, uno dei più noti poeti contemporanei. L’evento è stato organizzato da Giuseppe Miccoli, Consigliere comunale del comune di Fiumicino amico e compaesano di Pecora, con il supporto della Farmacia Solidale Salvo D’Acquisto del dottor Marco Tortorici, l’ospitalità nei luoghi storici del castello San Giorgio sono stati offerti dal dottor Claudio Destro, amministratore delegato della Maccarese Spa, coadiuvati dalla responsabile degli eventi Francesca Pau e da Yogarmonia Walking e Trekking.

Un ringraziamento speciale va alla professoressa Floriana Contestabile per l’introduzione al dibattito e a Danilo Zuliani, regista e attore che ha letto dei passi dal libro “La chiave di vetro”. L’ospite ha coinvolto un uditorio attento e partecipe per più di due ore. È sembrato di vivere un tempo sospeso in cui , al centro è stata lei: la poesia.

Elio Pecora, con lucida chiarezza, ha spiegato, intimamente, il perché , il come, il senso, le ragioni, il linguaggio della poesia. Ne ha svelato una semplicità inattesa, la differenza rispetto ad altri strumenti comunicativi (come i testi di canzone, fossero pure autorali). A tutti, questo genere letterario, spesso considerato di nicchia per la sua cripticità, è apparso più vicino, perché più umano.

Elio Pecora, sant’arsenese di nascita, piccolo paese del Vallo di Diano in provincia di Salerno, romano d’adozione, pur essendosi misurato con vari generi letterari (ha chiuso l’incontro leggendo due sue favole in rima), ci regala testi lirici da quasi 60 anni e in quei testi, che hanno trovato ispirazione e nutrimento in autori latini ma anche in Leopardi, Saba e il mai dimenticato Penna, ha fatto e continua a far rifluire principi irrinunciabili come l’etica, la responsabilità, la solidarietà. La poesia è per lui restituzione, una restituzione che nasce dalla mai sopita volontà di Restare, resistere, vivere.

In un mondo di falsità e violenza, pressappochismo e pochezza intellettuale la poesia, onesta e  responsabile, può aiutarci. E ieri abbiamo toccato con mano quanto siano tanti che vogliono farsi aiutare. Grazie a tutti gli amici che sono venuti ad ascoltare ed omaggiare l’amico Elio Pecora. In un  desolante momento abbiamo bisogno di punti fermi.  La poesia è un punto fermo ed oggi ne abbiamo avuto dimostrazione, una bolla poetica si è creata in un ambiente unico con tutti molto rapiti.

Floriana Contestabile e Giuseppe Miccoli