Il momento drammatico che stiamo vivendo, e l’assoluta incertezza di quando potrà esserci una ripresa economica, rendono necessari provvedimenti eccezionali. Non solo di stampo governativo, m anche di quelli nella disponibilità decisionale dei comuni.
Anche perché delle varie agevolazioni, detrazioni, crediti d’imposta e casse integrazioni in deroga, attualmente abbiamo visto solo annunci e nulla di concretizzabile.
Oggi più che mai la figura del Sindaco come ‘buon padre di famiglia, deve andare oltre i decreti e fare ciò che è possibile fare. Non basta adeguarsi al nazionale, si può e si deve fare di più.
In questi giorni inizieranno ad arrivare i bollettini Imu, in certi casi anche per decine di migliaia di euro, ma le imprese e le famiglie non sono nelle condizioni di pagare. In attesa delle tanto auspicate misure del governo – dunque – occorre intanto provvedere a uno stop immediato della tassazione locale, a cominciare da Imu e Tari. Ma anche altre soluzioni, pensate dai dirigenti preposti in Comune, sono ben accette.
Di sicuro il termine di poche settimane di rinvio non è una soluzione. Ci vogliono tempi più lunghi per permettere all’economia di ripartire. Le amministrazioni locali devono fare la loro parte, pur comprendendo le esigenze di bilancio. Ma se ‘saltano’ famiglie e imprese, poi non ci sarà comunque nessuno in grado di pagare le tasse, o – se sarà usato il pugno duro – avremo un’emergenza sociale più devastante di quella sanitaria.
Anche alla Regione chiedo un intervento, avviando nuove linee di credito per incrementare la liquidità disponibile e finanziare il capitale circolante. Sono decisioni che vanno prese adesso, subito. In troppi ci ritroviamo sull’orlo del baratro. Un altro passo sarebbe fatale”.
Roberto Severini, capogruppo Crescere Insieme