Lunedì scorso siamo stati convocati al Ministero dello Sviluppo Economico (grazie!!!) per fare il punto della tragica situazione erosiva a Fregene Sud che impedisce l’inizio della stagione balneare a tanti stabilimenti: con noi convocati i rappresentanti dei balneari, oltre al Comune di Fiumicino – presente con il Sindaco Esterino Montino, l’Ass. Politiche del Territorio Ezio di Gensio Pagliuca , il Dirigente Servizio Demanio Marittimo Avv. Catia Livio, il Dirigente Area Strategia del Territorio Ing. Massimo Guidi – e la Regione Lazio con il neo-Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Alessandri e il Direttore Risorse Idriche e Difesa del Suolo ing. Mauro Lasagna.
L’Assessore Alessandri ha assicurato che è in corso la procedura per l’affidamento del PROGETTO GEOTUBO la cui prequalifica scadrà il prossimo 20 aprile 2018 e a tale intervento sarà integrato con un ripascimento di 25.000 mc.: l’intervento sarà realizzato entro il 10 giugno.
Il Sindaco Montino ha assicurato il massimo impegno per cercare di ottenere da parte dell’Agenzia del Demanio il nulla osta alla riduzione dei canoni demaniali, confermando la riunione programmata il giorno 26 aprile 2018 con il direttore dell’ Agenzia del Demanio a Fregene.
Tutti i presenti hanno concordato sul fatto che il geo-tubo rappresenti – al meglio – una soluzione tampone, atta a fronteggiare l’emergenza e indispensabile per trattenere la sabbia del ripascimento, quanto inevitabilmente provvisoria e limitata rispetto al problema erosivo.
Il Comitato ha sottolineato la drammaticità della situazione all’altezza dell’oasi WWF di Macchia Grande, dove sono scomparse dune di sabbia profonde circa 65 metri e alte 3/4 metri, aprendo la strada al mare verso le case di Fregene. Infatti sono scomparsi quasi 1 ( un ) milione di metri cubi di sabbia ed ogni anno circa 70.000 MC di sabbia vengono spinti dalla corrente verso Nord: importi ben superiori al ripascimento di emergenza attualmente programmato.
Insieme alle Associazioni Balneari e al Sindaco Montino abbiamo chiesto ancora una volta che sia data concreta attuazione alla più volte annunciata PROGETTAZIONE STRUTTURALE A LIVELLO DEFINITIVO ED ESECUTIVO per l’intero tratto di costa che ad oggi , purtroppo, nonostante il drammatico peggioramento dell’erosione costiera del nostro litorale, non è ancora stata pianificata.
A questo proposito il Rappresentante del Comitato e i Rappresentanti dei Balneari hanno proposto che l’idea progettuale passi attraverso un concorso internazionale di progettazione, al fine di poter valutare la migliore soluzione secondo studi all’avanguardia e il più possibile rispettosi dell’impatto ambientale sull’eco-sistema, sollecitando di conoscere una data di apertura del bando.
Nutriamo ampie riserve in merito all’intervento dell’Ing. Lasagna in merito alla ricostruzione degli ultimi dieci anni da parte della Regione, quanto in merito alle recenti opere effettuate alla foce del Canale delle Acque Alte, al futuro progetto strutturale e sul pericolo per le abitazioni di Fregene: niente di nuovo. Ancora più preoccupati siamo in merito ai termini dell’intervento emergenziale di drammatica e improcrastinabile urgenza, per come è stato presentato dal Dirigente: temiamo che la volontà di effettuare contestualmente il ripascimento e il posizionamento del geo-tubo provocherà un tragico quanto prevedibile ritardo nell’attuazione del progetto. La stagione balneare inizierà tra meno di 10 giorni e mancano meno di 40 (quaranta) giorni lavorativi al 10 giugno 2018, termine previsto per il completamento dell’opera con mille incognite relative ai tempi della burocrazia, del bando e all’acquisto del geo-tubo quanto sui tempi necessari ad effettuare il lavoro con la stagione in essere. Dichiarare che l’intervento verrà realizzato nei tempi previsti “…nei limiti delle procedure” equivale a non promettere nulla.
Per questo motivo condividiamo la richiesta dei balneari di appaltare in maniera disgiunta i due interventi, partendo con immediatezza con il ripascimento per procedere quindi con l’indispensabile posizionamento del geo-tubo secondo i tempi del bando e sollecitiamo l’Assessore Alessandri e il Sindaco Montino a verificare in tal senso l’indispensabilità della richiesta: se – come temiamo – l’intervento emergenziale, che doveva essere attuato sin dal 2014 (!), non arrivasse in tempo per il 10 giugno si aprirebbe una pagina davvero imbarazzante per il nuovo corso della Regione Lazio e in prossimità delle elezioni comunali. Verrebbe causata l’ennesima tragedia annunciata per gli stabilimenti e per la stagione balneare fregenese. Giudicheremo la politica dai fatti compiuti; non dalle promesse.
Marco Lepre
Portavoce Comitato “Salviamo la spiaggia di Fregene”