Un miracolo che si rinnova nel fresco ritrovarsi sotto i pini del Parco Avventura di Fregene. Cosi ha preso il via la terza edizione di E… state al Wood, la rassegna fortemente voluta da Claudia Campagnola, ideatrice e direttrice artistica, in scena insieme a Marco Morandi in una nuova versione del recital musicale “Chiamatemi Mimi” ispirato alla storia di Mia Martini.
Il testo, scritto da Paolo Logli e presentato lo scorso anno in anteprima proprio a Fregene, e che (pandemia permettendo) sta facendo il giro d’Italia raccogliendo consensi ovunque, si è avvalso dell’adattamento registico di Norma Martelli già collaboratrice di altri spettacoli dell’affiatatissimo duo.
Cosa resta dopo due ore in cui Mimì e Mia Martini si sono alternate senza prevaricare ma sovrapponendosi l’una all’altra con delicatezza nel racconto della storia di una grandissima artista italiana all’anagrafe registrata come Domenica Bertè? Sicuramente la grande intensità del racconto interpretato con maestria via-via più evidente da Claudia Campagnola. E le straordinarie canzoni che Marco Morandi ha fatto sue con garbo e rispetto, ora accompagnando la narrazione e ora prendendosi un ruolo da protagonista.
E poi l’amore per la Musica, inteso come necessità vitale, insopprimibile e imprescindibile per Mimì ma anche per i due artisti oramai di casa a Fregene. Una storia a volte malinconica, e forse anche un po’ amara (sicuramente per l’epilogo che ha chiuso precocemente la vita terrena di Mia Martini) ma dove mai la disperazione ha preso il sopravvento.
Bravi davvero tutti e serata che ci si augura possa essere il preludio di un’estate in cui lo spettacolo a tutto tondo possa tornare a prendersi il posto che merita nel panorama culturale del nostro paese. Un plauso a chi, lungimirante e anche un po’ sognatore ha creduto e reso possibile tutto ciò.
Lorenzo D’Angelantonio