Soffiatori, minicar, allarmi difettosi. Esposto contro la giungla del rumore dell’architetto Daniele Riera, anche in difesa degli animali…
di Paolo Emilio
L’estate entra nel vivo e oltre ai tuffi in acqua, la tintarella e le belle serate c’è anche da considerare la richiesta della quiete, un valore aggiunto per chi cerca in vacanza in particolare la tranquillità. Una condizione non sempre facile da trovare, ultimamente messa in discussione anche dall’uso sempre più generalizzato da parte di molti giardinieri di attrezzi motorizzati per svolgere il proprio lavoro. Ad accendere i riflettori sulla problematica è stato l’architetto Daniele Riera, domiciliato in viale Viareggio, che nei mesi scorsi ha inviato un esposto al Comune di Fiumicino al fine di verificare “i parametri di emissione sonora e di tutela ambientale riguardo ai lavori svolti da privati e aziende presso abitazioni, ville e relative pertinenze, con uso di macchine come seghe e tagliasiepi con motore a scoppio e non, ma soprattutto soffiatori di foglie. Che, oltre a superare di molto i valori in decibel consentiti dalla normativa, alzano polveri, inquinanti e quant’altro, rendendosi pericolosi a chiunque transiti nel loro raggio di azione, misurato in almeno 10 metri”.
La verifica chiesta non si limita ai giardinieri, ma è rivolta anche ai “fuochi d’artificio in feste private; Minicar con marmitte evidentemente modificate udibili la notte da una parte all’altra di Fregene; frequenti scatti di allarmi sonori di abitazioni private (evidentemente con sensori mal tarati)”.
“Oltre a generare disturbo e sofferenza alle persone – dice l’architetto – tutto questo reca anche sofferenza agli animali che per loro natura hanno apparati sensoriali ancor più sviluppati dei nostri, il cui benessere è oggi oggetto di tutela non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo”.
A seguito dell’esposto la Polizia Locale ha effettuato verifiche a campione, ma ha richiesto all’architetto di specificare “le aree maggiormente interessate” da questi inconvenienti.