Hai un caro estinto seppellito al cimitero? Sai che la gestione o meglio occuparsi di una salma è un impegno che perdura per gli anni avvenire? La situazione non termina con il funerale o con la sepoltura. Infatti i cimiteri hanno una loro gestione che permette di avere sempre dei posti liberi he sono poi concessi a chi ne ha bisogno.
Ogni città ha una sua problematica con lo spazio cimiteriale. Non è possibile continuare a occupare lo spazio o terreno vicino al cimitero. La sepoltura di corpi umani rende il terreno contaminato e di conseguenza si utilizzano determinati spazi.
Per riuscire a far fronte alla domanda continua di concessioni, cioè di spazi che si possono usare per la sepoltura dei feretri, si usano delle regole in cui si effettua si l’esumazione e cremazione. I costi che poi riguardano tali pratiche ricadono sui coniugi oppure sui parenti prossimi. Coloro che debbono occuparsi della salma hanno l’obbligo di saldare il costo di tali operazioni. Inoltre debbono decidere cosa fare dei resti terreni del proprio defunto.
ESUMAZIONE ORDINARIA
L’esumazione ordinaria è quando arriva il termine della concessione. Un luogo di sepoltura oppure un loculo, non vengono venduti, ma solo dati in “concessione”. Praticamente è come se i parenti del defunto paghino un affitto per usare un posto cimiteriale. Dopo un lasso di tempo, che varia da un minimo di 10 anni fino ad un massimo di 70 anni, si debbono recuperare i resti mortali del defunto. Ecco che dunque avviene l’esumazione. Questa è la pratica che interessa il disseppellimento del feretro per il controllo dello stato di conservazione del soggetto defunto.
Le operazioni sono affidate allo staff cimiteriale oppure è possibile affidarsi ad un’agenzia funebre. Quest’ultima si potrà occupare per intero del defunto in modo da rispettare le richieste di legge e quelle dei parenti prossimi.
Precisiamo che, nonostante l’esumazione sia obbligatoria, i costi debbono essere saldati dai parenti o comunque da chi ha la responsabilità del defunto. Il costo esumazione parte da un minimo di 350 euro per arrivare a 500 euro. Però attenzione che si parla solo del recupero della salma, ma non di quello che ne verrà fatto dopo.
In tanti decidono di affidarsi ad un’agenzia funebre che propone costi minori per l’intera gestione della salma.
Esumazione? Pensa alla cremazione
Per evitare di tornare ad avere lo stesso problema negli anni avvenire, perché alcuni cimiteri possono avere solo altre concessioni a breve termine, si consiglia di pensare alla cremazione.
Oggi le agenzie funebri, quando hanno dei clienti, la prima cosa che consigliano è optare per la cremazione. Farla immediatamente dopo il funerale con rito religioso, permette di avere delle ceneri. Queste si possono poi disperdere nei giardini della memoria, gratuitamente, oppure contenere all’interno di un’urna. Per coloro che vogliono avere un luogo in cui pregare o trovare i propri cari, si possono avere dei loculi per le urne cinerarie. Anch’esse sono con concessione, ma arrivano fino a 90 anni, quindi sono molto più convenienti.
La cremazione si può fare anche dopo l’esumazione, cioè dopo che è stato seppellito il feretro e scade la concessione.