Ci scrive Cristina Bonatti: “Sono stata dopo Ferragosto nella spiaggia libera dove si trovava prima La Perla. La spiaggia era piena di persone sdraiate tra i rifiuti. Mi sono fatta dare un bustone dal Tirreno e ne ho raccolti un po’ ma dopo due giorni nessuno aveva raccolto quelle buste. Ora non so se la situazione è migliorata”.

Siamo andati a vedere la “situazione” questa mattina, 20 agosto e di rifiuti ce ne sono a quintali.  A partire dal lungomare, sacchetti di ogni tipo appoggiate ai vari muretti o recinzioni, bottiglie e cartoni di pizza anche nel parcheggio di piazza Pedaso.

L’ingresso dell’ex Perla è libero, dove si trovava il cancello è tutto aperto. Non ci sono indicazioni di interdizione di nessun tipo. E infatti entrano tante persone, già alle 8 quando ci siamo passati noi. Ma i rifiuti sono veramente ovunque, lungo tutto il tratto dell’ingresso.

Quando arriviamo dove si trovava il bar, sorpresa, è caduto un bel pezzo del tetto di cemento, calcinacci a terra, se c’era qualcuno sotto sarebbe finita male, molto male. Chi sarebbe stato il responsabile? Il Comune è custode del bene e se ci fosse stato un bambino ci rimaneva di sicuro.

La spiaggia poi è ancora piena dei detriti della demolizione di cabine e piscina. Non è certo in sicurezza, per non parlare del legname che si trova dietro al parcheggio.

Andiamo avanti verso il mare dove ci sono i cartelli di “spiaggia libera comunale” con le varie prescrizioni in più lingue. Superata la barriera, dove si trovava prima la foce del canale, ecco la spiaggia libera vicina, molto bella, con l’Oasi di Macchiagrande alle spalle. Naturalmente rifiuti ovunque anche qui e nessuna presenza di secchioni e cestini.

Basta fare qualche passo nella vegetazione per scoprire una massa di sacchi, non si capisce se sia una raccolta di volontari in attesa di un prelievo mai avvenuto o un semplice mucchio spontaneo, una piccola discarica.


Sacchi tra la vegetazione

Per rispondere alla domanda iniziale di Cristina, la situazione sembra molto peggiorata e non si capisce nemmeno chi mai la risolverà.