I due prima telefonavano nei negozi, spacciandosi per rappresentanti sindacali, poi si presentavano chiedendo contributi proporzionati all’attività: dai 30 fino a 200 euro per esercizio. Rilasciando non solo la ricevuta del pagamento ma persino un adesivo da esporre sulla vetrina con tanto di logo e scritta «Io ho aderito 2009». Un vero e proprio “pizzo” con il quale veniva garantita la protezione da futuri controlli.
2009-11-14