“In questi giorni ho ricevuto richieste di informazioni da parte di cittadini e volontari animalisti di Fiumicino sul motivo per cui domenica scorsa, presso il canile rifugio di Vallegrande, si sia svolta una festa denominata della ‘vittoria’ inerente a cani e gatti di Fiumicino organizzata da un movimento politico insieme ad alcune associazioni di Roma. L’evento si riferisce sicuramente al fatto che in Commissione Consiliare gli uffici preposti hanno dichiarato che inizieranno il percorso per annullare il bando inerente la convenzione del canile rifugio. Come già tutti sappiamo il bando è stato vinto da un canile sito nei pressi di Caserta. Durante i controlli dei documenti consegnati, prassi che viene svolta regolarmente dagli uffici dopo l’assegnazione e prima della firma del contratto, sono emerse delle discordanze e, per questo motivo, il dirigente ha deciso di intraprendere il percorso dell’annullamento. A differenza di ‘chiacchiere’ e festeggiamenti per una vittoria (peraltro senza comprendere contro chi) e per correttezza verso i cittadini bisogna ribadire, fino a prova contraria, che il bando è stato redatto ed emesso a norma di legge. Ad oggi è ancora in essere, in quanto per l’annullamento esiste un percorso con determinati tempi tecnici. Chi dichiara che sia stato annullato per una raccolta firme o perché redatto in modo irregolare dichiara il falso. Il tema dei bandi pubblici è molto delicato e sensibile e per questo l’Amministrazione comunale, a iniziare dal Sindaco, ha sempre sostenuto che la politica deve essere ben distante da operazioni che competono per legge soltanto agli uffici preposti. Ci chiediamo con quale coraggio un movimento politico annoverato di fatto tra i promotori della ‘festa di una presunta vittoria’ possa continuare a vantarsi di aver fatto annullare un bando pubblico a norma di legge. Forse perché da parte di questi movimenti c’è la convinzione, ed è un fatto gravissimo, che i bandi pubblici si possano mandare avanti o bloccare per motivi politici. Nel leggere quanto pubblicato su questa storia ritengo che alcuni esponenti politici abbiano agito in un modo che posso definire meschino, servirsi del disagio di un animale chiuso in gabbia per raccogliere qualche consenso non ha niente a che fare con un’azione politica. Questi signori se vogliono risolvere problemi vengano a lavorare e proporre idee piuttosto che continuare a fare show e dividere i volontari animalisti. Concludo esprimendo disappunto come Presidente della Commissione Tutela e Diritto degli Animali nel constatare che il responsabile del Canile Rifugio di Vallegrande e di conseguenza il responsabile della convenzione (attualmente in proroga) con il Comune di Fiumicino abbia potuto permettere che un evento, di fatto diventato un attacco politico contro l’attuale Amministrazione Comunale, si svolgesse all’interno della struttura servendosi di cani e gatti appartenenti al Comune di Fiumicino. Ricordo che questa Amministrazione è e sarà sempre dalla parte di chi difende i diritti degli animali. C’è un Assessorato dedicato e una Commissione preposta, un apposito ufficio aperto al pubblico, un numero unico di assistenza e salvaguardia 24h su 24, spiagge per gli amici a quattro zampe, il divieto assoluto di organizzare sul territorio comunale iniziative che riguardino lo sfruttamento a qualsiasi titolo degli animali e un’attività politica e amministrativa di grande sensibilità e attenzione su un tema strategico per questo Comune, facilitazioni e sgravi fiscali per chi adotta un cane. Iniziative concrete ben diverse dalle festicciole che movimenti politici organizzano per ottenere facili consensi”.
Maurizio Ferreri, presidente commissione tutela e diritti degli animali