Tra i diversi professionisti impegnati a combattere il Coronavirus ci sono gli operatori del settore sanitario ed i farmacisti, che ogni giorno, rischiano il contagio per rimanere a disposizione della popolazione. Per comprendere come sia cambiato il lavoro in farmacia durante questa emergenza abbiamo raccolto la testimonianza di una Dottoressa che lavora in una farmacia del Comune di Fiumicino.
Quali misure sono state prese all’interno della farmacia in cui lavora?
“L’inizio di questa emergenza è stata totalmente sottovalutata. Abbiamo seguito quelle che erano le linee guide dell’ordine dei farmacisti ma è stato un problema trovare mascherine e guanti per la nostra protezione.”
Nel mondo del web dilagano fake news di diverso genere per affrontare, e sconfiggere il Coronavirus. In che modo gestite queste notizie?
“Ci battiamo per una corretta informazione, ma non è facile. A volte non viene recepito come un aiuto, o come un consiglio professionale perché quello che dice il dottor Google vale di più”.
Lei personalmente che misure sta adottando?
“Ho deciso di auto isolarmi anche dai miei amici perché sono un soggetto a rischio lavorando ogni giorno a contatto con le persone, quindi potrei essere una possibile portatrice asintomatica”
Quindi voi, come categoria a rischio, non avete diritto al tampone?
“No, nessun diritto, anche se chi sta a contatto con tantissima gente, come noi farmacisti, avrebbe il diritto di farli sia per tutelare se stessi che per tutelare la popolazione.”
Crede che le persone abbiano compreso la gravità della situazione?
“Alcune persone non hanno recepito il messaggio “state a casa”. A fronte di chi viene il meno possibile, magari ordinando i farmaci per telefono e venendo poi solo a ritirarli, c’è chi non ha preso bene coscienza dell’emergenza, soprattutto le persone anziane, facendo spese esagerate “stile supermercato” o venendo in farmacia più volte, magari prendendola come scusa per uscire di casa”.
Farmacisti in aiuto è una Onlus nata sul territorio di Fiumicino nel 2006, anche se l’attività dei suoi volontari era già partita nel 2002. Uno dei progetti attualmente attivo è il “Fondo di solidarietà” che sostiene le famiglie del Comune di Fiumicino che si trovano in un momento di difficoltà.
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