È morto questa mattina alle 6.00 Filippo Mollese a 71 anni, Non stava bene da tempo e la figlia Paola quando ha capito che era arrivata l’ora, ha fatto partire la musica come sottofondo che il padre amava da sempre: il rumore del mare.
Perché Filippo, bagnino storico di Fregene e di tutto il litorale, amava il mare. Calabrese, era arrivato qui presto, insieme a tanti amici e parenti di Nicotera Marina e dintorni, con i Famà, i Tomeo. E tutti, gran lavoratori, lo avevano trovato nei migliori stabilimenti del litorale.
Filippo al San Marco da Remo Fagnani e Angelina Balliana, dove è rimasto a lungo. Amava pescare, ma aveva grande rispetto per il mare e la natura: “Quando prendeva pesci piccoli li buttava subito in acqua, così come per le telline non a misura”, racconta la figlia Paola.
Generoso, umile, buono: “Una volta ha letto un articolo in cui due anziani in un palazzo di Roma senza ascensore e ormai vecchi, senza figli e in pratica prigionieri in casa, dicevano che uno dei loro più grandi desideri era quello di mangiare del pesce – dice Paola – Ero piccola, avevo dieci anni. Ricordo che papà fece una pescata di spigole e orate. Poi comprò anche vongole, persino ostriche in pescheria e con la macchina partimmo verso Roma. Trovammo alla fine l’appartamento e gli portammo tutto quel pesce messo nelle borse termiche. Quelli piangevano dalla gioia. Papà era fatto così, gli volevano bene tutti”.
Da venti anni Filippo aveva la leucemia cronica ma non si sentiva malato, ha sempre lavorato, non si è mai fermato. Si faceva la chemio e poi andava al lavoro. Negli ultimi faceva il bagnino all’Aeronautica Militare di Fregene ma ha lavorato tanto anche a Focene.
“Accompagnava gli altri a fare le cure negli ospedali – aggiunge la figlia – non si sentiva malato e non ci ha mai fatto mancare niente”.
Il funerale ci sarà venerdì 8 luglio alle 15.00 nella chiesa di San Luigi Gonzaga, condoglianze dalla nostra redazione alla moglie Anna Maria e alle figlia Paola e Mary.