R.C.P.L. venezuelano di 31 anni e il suo connazionale, G.U.M di 32, entrambi corrieri di droga deceduti in due ospedali di Roma a seguito della lacerazione di alcuni ovuli pieni di droga che avevano ingerito. Tutti e due, che nel loro paese vivevano di stenti con poche decine di bolivar (meno di un dollaro) al giorno, in cambio di poche migliaia di dollari avevano accettato, su commissione di una banda di narcos sudamericani operante tra il Venezuela e Roma, di compiere quel lungo viaggio fino in Italia. Proprio a seguito della morte dei due “ovulatori” i finanzieri del comando provinciale sono riusciti a sgominare, dopo mesi di complesse indagini, un pericoloso gruppo di narcotrafficanti che operava tra il Venezuela, Roma e Fiumicino. Oltre a recuperare 3 chili di cocaina pura che secondo
Le indagini avevano preso il via nel febbraio scorso, in seguito al decesso del primo corriere. Dopo avere individuato un altro venezuelano residente a Fiumicino che aveva avuto contatti con l’“ovulatore” deceduto, gli investigatori sono risaliti fino agli altri componenti del sodalizio criminale e hanno arrestato, ad aprile, un secondo corriere venezuelano, F.P.A.J. di 23 anni, giunto da Caracas con 97 ovuli per oltre 1,2 chili di droga. Decisiva la sua confessione. Così il Pm Margherita Pinto ha chiesto al Gip i provvedimenti delle misure cautelari a carico degli altri ritenuti responsabili del traffico di cocaina. L’esecuzione degli ordini di cattura, avvenuta la notte scorsa, ha consentito di arrestare altre 4 persone: R.G.O., colombiana di 62 anni, S.G., cileno di 33, due italiani, F.G. di 27 anni e S.L. di 24 anni. Sono stati recuperati altri
2009-07-13