Anche l’ultimo appuntamento di “E…state al Wood” è andato in archivio regalando al pubblico la “summa con lode” ad opera di Claudia Campagnola, stavolta unica protagonista dominante sul palcoscenico del Parco Avventura di Fregene. La mise en scene “Flora e li mariti sua”, tratta da un libro di Jorge Amado e adattato da Tony Fornari per la regia di Norma Martelli (moglie del musicista premio Oscar Nicola Piovani), ha rivelato la grande capacità dell’attrice di tenere la scena da sola, raccontando dei suoi due compagni Nino e Teodoro e dei rapporti così diversi con due personaggi agli antipodi per ceto sociale, carattere e, perché no, per prestazioni sessuali. Ma la bulimia recitativa della Campagnola avrebbe soddisfatto stasera ben più che due mariti… Bella la serenata ideata da Stefano Fresi e Tony Fornari e delicatissima la scelta di inserire nello spettacolo la poesia “Nostalgia notturna” scritta da Lavinia Antonietti, vera nonna di Claudia Campagnola. Un atto unico scivolato via in maniera lieve grazie alla brillantezza della protagonista che, dopo anni di gavetta, sembra aver raggiunto il successo che merita.
Con una parabola che ricorda molto quella di una delle migliori attrici teatrali italiane degli ultimi decenni: Licia Maglietta.
di Lorenzo D’Angelantonio