Ieri sera al termine del Tg2 delle 20.30 è andato in onda un bel servizio di circa 3 minuti tutto dedicato a Fregene, come riportato dalla pagina Facebook “Sei di Fregene se”. Una serie che la testata giornalistica della Rai ha voluto riservare alle principali località balneari italiane frequentate da personaggi del mondo della cultura. Non è per niente facile in un tempo così breve riuscire a sintetizzare gli elementi essenziali di una località e a spiegarli al pubblico attraverso immagini e testi. In questo è stata molto brava Francesca Nocerino che ha saputo destreggiarsi tra passato e presente, aiutata da Antonella Olivieri al montaggio, Irene Greco alla documentazione e Lucia Alcinoni per le ricerche.
Il servizio si è aperto con le immagini della pineta monumentale, 20 ettari proprio nel centro del paese, una prerogativa ancora oggi unica e spesso sottovalutata. Una pineta, spiegava nel servizio Francesca Nocerino, “attraversata da tanti personaggi, pescatori, turisti della domenica e intellettuali, come Flaiano e Fellini che qui crearono capolavori”. Le immagini staccavano quindi sulle scene dello Sceicco Bianco girato nel 1952 da Fellini, in particolare su quella dell’altalena su cui sedeva Alberto Sordi mixate con le immagini di oggi del portale del Parco Federico Fellini con le altalene simboliche montate tra i pini proprio in memoria di quel film.
Quindi si è proseguito con tutti gli altri personaggi che arrivarono a Fregene, tanto da farla definire la “Cinecittà estiva di Roma”, in particolare con il Villaggio dei Pescatori dove presero casa in tanti. Con l’intervista a Maurizio Mastino la giornalista ha saputo ripercorre il clima pioneristico di quegli anni. L’attenzione è poi tornata giustamente su Fellini alle sue dichiarazioni “A Fregene sono nato come regista”, ai suoi film girati sempre tra Fregene e Passoscuro, in particolare Otto e Mezzo e Giulietta degli Spiriti. La chiusura, una bella pennellata legata proprio all’atmosfera di quest’ultimo film, (per il quale il regista fece costruire in una pineta memorabile in via Paraggi una scenografica villa in legno): “Muovendosi tra luci balenanti e ombre magiche, un clima che ancora soffonde questo spazio a un passo dalla grande città”.
Dopo aver abbassato il cappello davanti a Francesca Nocerino che invitiamo a prendere un aperitivo con la nostra redazione, due osservazioni. La prima, quanto Fregene debba ancora oggi a Federico Fellini, Ennio Flaiano e a tutti gli altri personaggi che l’hanno resa celebre nel mondo. La seconda, quanto ancora poco la località ha fatto nei loro confronti. A parte il Parco Federico Fellini, inaugurato dalla Pro Loco qualche anno fa, e Largo Flaiano voluto dall’amministrazione comunale e da Umberto Broccoli, c’è ancora tanto da fare. Qui Fregene ha in programma una serie di iniziative da condividere con amministrazione, associazioni e cittadini. Servizi televisivi come questo rafforzano ancora di più il nostro convincimento: bisogna recuperare in fretta il tempo perduto.
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