È passato più di un anno da quando Associazioni, Comitati e Pro Loco hanno chiesto all’Enac il Piano di zonizzazione acustica aggiornato: la legge 447/1955 indica infatti perentoriamente che tale Piano debba essere aggiornato ogni cinque anni. Per l’aeroporto di Fiumicino l’ultimo Piano, invece, risale a 16 anni fa, cioè al 2002 con il rilevamento dei movimenti (arrivi e partenze) riportato nella Delibera n. 1/2004.
Il Comune, per quanto di sua competenza, allo scadere dei cinque anni lo ha fatto, perché l’ENAC no? Significa che il maggiore aeroporto italiano, l’hub intercontinentale, l’aeroporto strategico del Paese per il quale sono previste mirabolanti prospettive future tanto da rendere necessario un raddoppio, ha un piano di zonizzazione vecchio di 16 anni!
La prima risposta dell’ENAC alle Associazioni è stata di rivolgersi direttamente al concessionario AdR, al quale il nostro Ente pubblico di controllo (sic!) confessa di aver delegato il monitoraggio acustico!
Di fronte a questa risposta, i cittadini riuniti nell’Associazione FuoriPISTA hanno inoltrato tramite il loro rappresentante una seconda formale richiesta all’ENAC di “accesso agli atti” per conoscere “quali disposizioni erano state date per ottemperare alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1278/2015 riguardante la Verifica Ambientale Strategica per il Piano di zonizzazione acustica dell’aeroporto di Fiumicino”.
Riproduciamo integralmente la risposta di ENAC arrivata ieri in modo che tutti possano constatare personalmente come opera questo ente.
È utile ricordare che dal 2015, in forza della sentenza n. 1278 del Consiglio di Stato prima di effettuare i piani di zonizzazione come da Dlgs 156/2006 è necessario procedere alla Verifica Ambientale Strategica (VAS). L’ENAC quindi avrebbe dovuto almeno avviare la procedura di VAS. Ci sembra strano che ENAC, così solerte nell’espletamento delle procedure ambientali (vedi un anno fa la richiesta di ottenimento della VIA per la prima e la seconda fase del progetto di Raddoppio) in questo caso invece non si è mossa! Ma non sarà che superare la VAS per la zonizzazione acustica non sarebbe poi così facile? Non sarà che malgrado la complicità di un sistema di monitoraggio acustico del tutto carente e insufficiente emergerebbero chiaramente i pericoli per la salute a cui è sottoposta perennemente la popolazione che vive nei dintorni dell’aeroporto?
Semplici dubbi di cittadini, naturalmente! Che però sono ben decisi ad andare avanti per far applicare la legge e, se necessario, anche ricorrendo alle autorità preposte. Con la salute non si scherza e i cittadini di Fiumicino hanno atteso anche troppo.
Nel frattempo chiediamo con forza che tutte le realtà istituzionali interessate e presenti nella Commissione che deve approvare il Piano di zonizzazione sollecitino con urgenza l’ENAC, che è l’Ente responsabile aeroportuale di Fiumicino, perché avvii la VAS e conseguentemente l’aggiornamento del Piano di zonizzazione acustica.
Comitato FuoriPISTA e Associazione FuoriPISTA