Erano in quattro. Sono entrati spaccando la porta, cappucci delle felpe in testa. Rovistato ovunque, rotto serrature, cassetti, armadi chiusi, alla ricerca di contanti.
Quando hanno capito che non c’erano soldi, si sono concentrati su bottiglie di vino di valore, portandone via diverse. Non è la prima volta che in quel ristorante in riva al mare di Fregene, Cabina 31, si verificano queste visite, sempre ad opera di giovani. Alla fine tra danni e valore del furto circa 2.500 euro.
Ma quello che da fastidio è il senso di impunità che circonda i gesti di questi giovanissimi (comunque li si voglia chiamare) autori di un furto. Stavolta, però, i “ragazzi” non hanno fatto i conti con le telecamere che li hanno inquadrati per bene in faccia e in diverse riprese.
E sarebbero stati pure riconosciuti da alcuni loro coetanei, sanno chi sono e dove abitano, il filmato è stato consegnato alle forze dell’ordine, non ci vorrà molto per arrivare alle loro case, dovranno spiegare molte cose ai genitori. Farebbero meglio a presentarsi prima, pagare i danni ed evitare guai peggiori. E soprattutto mettere la testa a posto.