In risposta all’articolo dedicato alle difficoltà di connessione dell’IC Maccarese, la scrivente desidera intervenire per esporre la posizione di questa Istituzione Scolastica e condividere delle precisazioni su alcuni aspetti della questione.

Intanto il problema della connessione è esploso a gennaio, quando tutta l’Italia era in DAD per il diffondersi dell’epidemia. Non si può far finta di ignorare questo. Nell’articolo si parla di difficoltà di connessione nell’intero Istituto, il che non corrisponde totalmente alla realtà quotidiana della vita scolastica dell’IC Maccarese, articolato su 5 plessi, anche piuttosto distanti l’uno dall’altro.

La connessione ad Internet non è così malmessa al plesso San Giorgio, che accoglie la secondaria di primo grado. Le difficoltà al plesso di scuola primaria di Tragliatella si sono registrate in alcuni giorni e sono state facilmente superate. Le maggiori criticità si sono riscontrate alla sede Marchiafava a Maccarese e al plesso D’Angelo in località Testa di Lepre; come è noto, a Testa di Lepre il problema riguarda tutta l’area e non solo il plesso del nostro istituto. Nella sede Marchiafava non tutte le aule, prima di gennaio, avevano registrato il malfunzionamento della rete Internet che è invece emerso al rientro dalle vacanze natalizie.

Per quanto riguarda le azioni dirigenziali nell’arco dei due anni precedenti, la scrivente sottolinea che fin dall’inizio della pandemia, nella primavera 2020, la scuola ha svolto un monitoraggio, come da nota ministeriale, sulla base del quale ha effettuato degli abbonamenti per le famiglie che avevano richiesto una SIM, garantendo a tutti i nostri allievi le forniture e gli strumenti per poter operare da remoto.

Le attività si sono svolte con una buona regolarità alla fine dell’a.s. 2019-2020. Nell’anno scolastico 2020-2021 nella nostra scuola la didattica si è svolta sostanzialmente in presenza, tranne nelle due settimane di lockdown nazionale a marzo, quando è stata attivata immediatamente la DAD. Nell’estate del 2021, per la prima volta dall’inizio della pandemia, si è presentata alle scuole l’occasione di aderire ad un PON FESR dedicato alle reti cablate. Pertanto, dopo aver presentato immediatamente la candidatura della scuola nel luglio 2021, sin da settembre, la scrivente si è adoperata per informare gli Organi Collegiali (Collegio Docenti e Consiglio di Istituto) della opportunità offerta dal PON, richiedendo l’adesione al programma europeo.

Se si fanno bene i conti, prima che arrivasse questa occasione per le scuole, sono trascorsi dal febbraio 2020 al settembre 2021 quasi due anni. L’adesione a un PON avvia un lungo iter scandito da necessarie tappe intermedie, come la pubblicazione delle graduatorie degli istituti ammessi al finanziamento, l’erogazione delle somme alle scuole, le procedure di selezione di un esperto progettista di reti cablate, i sopralluoghi, la ricerca delle maestranze per la realizzazione della rete interna e quindi i lavori. Questo iter non semplice va a gravare sulla gran mole di adempimenti, non ultima la gestione dei casi Covid, che incombe come un macigno sulle scuole, soprattutto nel primo quadrimestre.

Non stiamo qui a ricordare quali sono i tanti adempimenti per non tediare nessuno. Qualcuno ha suggerito l’utilizzo delle SIM con le cosiddette ‘saponette’. Come è noto, per le Pubbliche Amministrazioni le compagnie telefoniche offrono solo abbonamenti di lunga data, almeno 24 mesi, che non sono proponibili nell’attuale contesto, in cui si sta predisponendo il potenziamento della rete interna. La scrivente comprende e condivide il senso di frustrazione che soprattutto nel momento del picco dell’epidemia è stato vissuto da tanti.

La Dirigente non è stata con le mani in mano, ma consapevole dei tempi lunghi della realizzazione del potenziamento della rete interna, si è adoperata per ricercare una soluzione alle criticità del momento. Peraltro, la scrivente ha messo a disposizione ogni giorno il suo webpocket. Inoltre, sono stati richiesti dei preventivi, fino a quando, in maniera inattesa, una compagnia telefonica ha prospettato una soluzione personalizzata per il nostro istituto, per poter affrontare i problemi di connessione di alcune sedi. Non si può condividere la visione manichea che vede da una parte i genitori e i docenti e dall’altra i dirigenti scolastici. I primi martiri e i secondi nullafacenti.

La scrivente, come tanti suoi colleghi, si adopera fino a sera tardi ogni giorno, lavorando anche nel weekend, come sempre fa da quando è scoppiata la pandemia.  La scrivente ringrazia i docenti per aver compreso che il problema è di non facile soluzione, collaborando con il capo d’istituto per arrecare il minore disagio nel periodo di maggiore difficoltà della scuola, senza alcuna contrapposizione che invece nell’articolo si vuole evidenziare. Un vivo ringraziamento va ai tantissimi genitori con cui la scrivente ha modo di confrontarsi quotidianamente, soprattutto per la gestione dei casi Covid, genitori che mostrano apprezzamento per l’operato della scuola tutta, sia del personale ATA, sia dei docenti, sia del Dirigente.

Prof.ssa Anna Santaniello, dirigente scolastico IC Maccarese